Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che lancerà dei nuovi Btp Green a 8 anni ovvero dei titoli di Stato italiani dedicati al finanziamento delle spese sostenibili dal punto di vista ambientale. Il mandato per il collocamento del Btp Green, che scadrà il 30 ottobre 2031, sarà affidato a diversi Istituti Bancari. La domanda che gli italiani si pongono è: se il Mef continua a lanciare nuovi Titoli di Stato, cosa bolle invece in pentola di Cassa Depositi e Prestiti? Fino a oggi nessuna nuova, i buoni fruttiferi postali non subiscono modifiche dallo scorso mese di ottobre.

Si crede, quindi, che a breve arriverà sicuramente un aggiornamento o il lancio di un nuovo prodotto.

Il funzionamento

Il collocamento del Btp Green sarà affidato alla banca Monte dei Paschi Capital Services per le Imprese, al Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Bnp Paribas, Credit Agricole e Bofa Securities Europe.

Tale titolo durerà 8 anni e sarà dedicato al finanziamento delle spese dello Stato sostenibili nelle seguenti categorie: tutela dell’ambiente/diversità biologica e fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica/termica. Inoltre per i trasporti, per ,la ricerca e per controllare l’inquinamento e l’energia circolare.

Infine il nuovo Btp sarà a medio lungo-termine e avrà le stesse caratteristiche degli altri buoni del Tesoro poliennali. Garantirà, quindi, un reddito fisso stabilito dalla cedola che sarà pagata ogni 6 mesi e il rimborso del valore nominale alla scadenza.

I buoni fruttiferi postali

Gli esperti raccomandano di non lasciare parcheggiato il proprio denaro sul conto corrente. Il motivo è che esso perde di valore perché i tassi di interesse che offrono tali strumenti di risparmio sono quasi inesistenti. Si deve poi sostenere, in molti casi, il canone per la tenuta di esso. In più a erodere il valore del denaro custodito in banca, ci pensa l’inflazione.

Che fare allora? Un’idea, oltre a investire nel Btp Green non appena si avranno ulteriori indicazioni, è quella di accantonare i risparmi nei buoni fruttiferi postali. Sono prodotti sicuri perché garantiti dallo Stato Italiano.

Al momento il bfp che offre un tasso di interesse maggiore è il buono Rinnova che premia la fedeltà. È dedicato, infatti, a chi rimborsa uno o più bfp scaduti purché rimborsati a partire dal 20 settembre 2022 e fino al periodo di collocamento del buono. Dura fino a 6 anni e offre un tasso di rendimento annuo lordo del 2% dopo 3 anni e del 3,25% dopo 6 anni. Si ha comunque flessibilità di rimborso già dopo tre anni anche con il riconoscimento degli interessi nel frattempo maturati. Prima di tale arco temporale si ha diritto solo alla restituzione del capitale investito.

Sia i btp (portati alla scadenza) che i buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmio/investimento convenienti e sicuri. Come altri strumenti di questo tipo, però, prima di effettuare la sottoscrizione, si deve essere certi dei potenziali rischi ai quali si va incontro e leggere con attenzione le condizioni contrattuali.

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