La grande novità stavolta ci arriva da Qualcomm, pronte le iSIM, ma di cosa si tratta? Se state pensando a un refuso, allora sgomberiamo il campo da equivoci. Non stiamo parlando delle SIM classiche, e nemmeno delle eSIM, avete quindi letto proprio bene, stiamo parlando di iSIM. Cosa sono e a cosa servono?

iSIM, di cosa si tratta?

Gli operatori telefonici avranno una tecnologia in più da poter scegliere per mandare in pensione le vecchie SIM. Qualcomm ha annunciato il supporto alla nuova tecnologia per il processore Snapdragon 8 Gen 2.

Ma a cosa servono queste nuove piccole schede? La parola è ancora una volta una: risparmiare! In questo caso, ciò che si risparmierà sarà lo spazio, ossia l’alloggio per l’introduzione della SIM all’interno dello smartphone. Con le iSIM infatti i produttori di telefonini avranno molto più spazio da utilizzare per altro. Ad esempio, potranno inserire una batteria più capiente, oppure inserire altre caratteristiche, in modo da offrire all’utente qualcosa che la concorrenza non offre.

Insomma, sappiamo bene quanto le dimensioni contino nel mondo della tecnologia e offrire device sempre più piccoli permette di avere una marcia in più sui competitor, a patto, naturalmente, che si offrano le medesime cose. All’inizio dello scorso anno, l’azienda statunitense ha fatto sapere che avrebbe lanciato una SIM virtuale capace di essere inserita direttamente nel SoC. Ora è il momento di mettere in pratica tale intenzione. Qualcomm si è servito della collaborazione di Vodafone e Thales pr la creazione di tale tecnologia, la quale è capace di abilitare tutte le funzionalità tipiche di una SIM direttamente nel SoC, quindi senza occupare uno spazio relegato al suo alloggio.

Differenza con le altre schede

Come detto, tutti conosciamo la SIM classica, che attualmente è ancora presente nella stragrande maggioranza degli smartphone. Parliamo di una scheda fisica che può essere rimossa e che, ovviamente, occupa spazio nel nostro device.

Le iSIM invece sono virtuali e non possono essere rimosse dal SoC, poiché integrate al suo interno. Ma cosa le distingue invece dalle eSIM? Anche in questo caso parliamo di schede virtuali, e sono alloggiate all’interno del dispositivo. Permettono di cambiare operatore senza dover essere fisicamente sostituite, basterà in quel caso semplicemente aggiornare il codice.

Cosa rende quindi le iSIM cosi speciali? Sostanzialmente, entrambe le schede virtuali hanno le stesse skills, ma quest’ultima è integrata direttamente nel SoC, quindi non prevede l’uso di un hardware aggiuntivo e non occupa il minimo spazio nel device. Inoltre, consuma ancora meno energia dell’altra scheda virtuale, quindi permette un maggior risparmio della batteria. Insomma, i numeri sono tutti a suo favore, tanto che secondo gli esperti di Kaleido Intelligence, nel 2027 saranno presenti in oltre 300 milioni di smartphone.