Interessi fino al 4,50%? Non si tratta di un pesce di aprile ma dei rendimenti lordi che offrono i buoni fruttiferi postali, il prodotto di investimento/risparmio tra i preferiti dagli italiani, il popolo dei risparmiatori. Gli ultimi dati della Banca d’Italia parlano di una grossa liquidità ferma sui conti correnti e diciamolo subito: lasciarne troppa su di essi non è un’idea geniale. Il motivo? Fa male ai nostri risparmi. In primo luogo, perché i tassi di interesse sono pressoché nulli e perché l’inflazione è ancora molto alta.

Il problema è che quest’ultima erode il potere di acquisto del proprio patrimonio nel corso del tempo.

I buoni fruttiferi postali, quindi, potrebbero essere un’alternativa per non lasciare parcheggiato il denaro sul conto. Ma come dice Warren Buffet: “aspettarsi grosse ricompense per piccoli investimenti significa incoraggiare un comportamento stupido”. Con quello che si ricaverà, infatti, non si potrà minimamente realizzare un sogno ma almeno si avrà la certezza che il proprio capitale non si svaluti nel tempo.

Tasso al 4,50% è vero?

Si è vero, ci sono dei buoni fruttiferi postali che offrono interessi (ma lordi) fino al 4,50%. Si tratta, però, di titoli dedicati ai minori che, a differenza di altri buoni, hanno una durata variabile in funzione dell’età dell’intestatario alla data di sottoscrizione. Scadono, infatti, al compimento del diciottesimo anno del minore.

Questa tipologia di bfp può essere intestata esclusivamente ai piccoli e non è permessa la contestazione. Inoltre non è possibile sottoscrivere questi titoli se il minore ha 16 anni e sei mesi.

I buoni dedicati a minori sono sottoscrivibili per importi da 50 euro e multipli, l’importo massimo da parte di un unico soggetto nella medesima giornata lavorativa, però, non può superare 1.000.000 euro. Ma veniamo al rendimento che arriva al sedicesimo, diciassettesimo e diciottesimo anno al 4,50% annuo lordo.

Quali sono gli altri migliori di aprile?

Come spiegato i buoni fruttiferi postali dedicati ai minori possono essere solo intestati a questi ultimi.

Tutti, invece, possono sottoscrivere i 4×4 che durano, però, 16 anni al termine dei quali si ha un rendimento effettivo annuo lordo che arriva al 3%. Il rimborso si può chiedere quando si vuole (entro i termini di prescrizione) ma il riconoscimento degli interessi si ha dopo quattro, otto e dodici anni.

Offre, invece, un tasso di interesse annuo lordo che arriva al 3,25% il buono Rinnova che è dedicato, però, solo a chi ha titoli scaduti purché rimborsati dal 20 settembre fino al periodo di collocamento del buono. Si può scegliere questo bfp se si vogliono reinvestire i propri risparmi fino a sei anni. Anche in questo caso si può chiedere il rimborso quando si vuole ma si ha diritto al riconoscimento degli interessi maturati solo dopo il primo triennio. E prima che succede? Nulla, il rimborso erogato è solo quello del capitale investito.

Ad aprile si può scegliere anche il buono fruttifero postale Soluzione Eredità, sottoscrivibile solo da chi ha un procedimento successorio concluso con Poste Italiane. Il rendimento, in questo caso, non cresce nel tempo ma è del 3% annuo lordo alla fine del quarto anno. Ovviamente anche in questo caso è possibile richiedere il rimborso prima ma senza interessi.

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