Cerchi un investimento sicuro che ti renda fino al 3,20% annuo lordo? I buoni fruttiferi postali e i conti deposito sono lo strumento giusto. I primi perché garantiti dallo Stato Italiano e i secondi perché tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100 mila euro a depositante.

Con l’inflazione ai massimi livelli, non era così alta dagli anni ottanta, se si ha una piccola cifra depositata sul conto corrente è bene che la si investa. Se i prezzi aumentano, infatti, la moneta perde di valore: con 100 euro tra 10 anni si potranno comprare molto meno cose se la situazione resterà come quella di adesso.

In un periodo come quello che stiamo vivendo dove la parola magica che si sente almeno una volta al giorno è “rincaro”, sarebbe opportuno che il proprio denaro non perda di valore per colpa dell’inflazione.

Buoni fruttiferi postali

Gli unici buoni fruttiferi postali che offrono un rendimento annuo lordo fino al 3% annuo lordo sono i 4×4 per investimenti fino a 16 anni. Gli interessi non sono molto alti ma almeno si evita che il denaro si svaluti nel tempo per colpa dell’inflazione. Le nonne regalerebbero ancora ai nipoti questi titoli? Ci penserebbero sicuramente su prima di farlo. Negli anni ottanta erano, però, il regalo per eccellenza perché con essi si poteva realizzare un piccolo sogno. Gli interessi che si percepivano, infatti, lo permettevano. Ancora oggi chi ha un buono dei meravigliosi anni ’80 riesce a togliersi una piccola soddisfazione come ad esempio concedersi una bella vacanza o pagare le spese universitarie dei figli.

Tornando al buono che offre gli interessi più alti di fine settembre, è utile sapere che è adatto a chi vuole investire denaro fino a 16 anni contando su interessi che crescono nel tempo. Si può poi chiedere il rimborso del capitale investito quando si vuole ma gli interessi maturano solo dopo i primi 4 anni.

Conti deposito o buoni fruttiferi postali?

Al posto dei buoni fruttiferi postali si possono scegliere anche i conti deposito come quello di Cherry Bank e di Illimity. Il primo ed esattamente la forma vincolata, offre l’1% annuo lordo dopo 6 mesi, l’1,50% dopo 1 anno, l’1,75% dopo 16 mesi, il 2% dopo 24 mesi, il 2,50% dopo 36 mesi, il 2,75% dopo 48 mesi e il 3,20% dopo 60 mesi. Per questa tipologia di bfp non è previsto lo svincolo anticipato.

C’è poi quello di Illimity Bank che permette di ricevere lo 0,70% annuo lordo dopo 6 mesi, dell’1,15% dopo 12 mesi, dell’1,20% dopo 18 mesi, del 2% dopo 24 mesi, del 2,10% dopo 36 mesi, del 2,25% dopo 48 mesi e del 2,75% dopo 60 mesi.

Per entrambi i conti deposito, poi, come da normativa vigente l’imposta di bollo è dello 0,20% annuo sulle somme depositate, ovviamente a carico del cliente. Inoltre per sottoscrivere uno dei conti deposito, è necessario aprire un conto corrente Cherry o Illimity a seconda della scelta. E mai come in questo periodo, questo proverbio italiano risulta molto appropriato “Anche un pazzo può far denaro, ma ci vuole un savio per conservarlo”.
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