Pian piano il mercato auto sta ripartendo. Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti, infatti, a dicembre sono state immatricolate 104915 vetture. Rispetto all’anno precedente (stesso mese), quindi, si registra un aumento del 20,99%. Per incentivare gli acquisti dell’auto nel 2023 arrivano quindi i nuovi incentivi le cui prenotazioni da parte dei concessionari sarebbero dovute partire subito in quanto la data era fissata per il 2 gennaio. Il tutto è però slittato al 10 gennaio per una manutenzione della piattaforma del Mise.

Per gli italiani gli incentivi auto 2023 sono una grossa opportunità. Il motivo è semplice, i cittadini continuano a preferire tali mezzi di locomozione per gli spostamenti nonostante la crisi, i redditi più bassi e il caro benzina. Per quest’anno, però, i fondi stanziati solo 630 milioni nonostante il pressing delle associazioni che ne chiedono di più. In ogni caso sui soldi avanzati, il Ministero deciderà dopo aver consultato il “tavolo automotive”.

I nuovi incentivi auto 2023

Il 10 gennaio, a partire dalle 10, sul sito Ecobonus del Ministero, le concessionarie potranno caricare le domande per accedere ai contributi che sono inferiori rispetto a quelli dello scorso anno. I 20 milioni in meno dovrebbero servire per la richiesta del bonus installazione colonnine di ricarica dei veicoli elettrici nei condomini e nelle case private.

Ancora però non si sa come si potrà fare domanda ma si crede che il meccanismo potrebbe essere lo stesso di quello per gli incentivi auto. Per quanto concerne questi ultimi inerenti a autoveicoli, ciclomotori, motocicli e veicoli commerciali, il sistema di richiesta sarà lo stesso dello scorso anno.

Come sono ripartite le spese

Le risorse per i nuovi incentivi auto 2023 sono così ripartite: 190 milioni per le auto con emissioni comprese nella fascia di 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro (elettriche). Il prezzo di listino di tali vetture dovrà essere uguale o più basso di 42700 euro Iva inclusa e il bonus sarà uguale a 3000 euro senza rottamazione e 5000 euro con rottamazione.

Sono invece 235 milioni messi a disposizione per le auto con emissioni nella fascia 21-60 grammi ( ibride-plug-in) con prezzo di listino uguale o inferiore a 54900 euro Iva inclusa. I bonus saranno di 2000 euro senza rottamazione e di 4000 euro con rottamazione.

Infine sono 150 i milioni messi a disposizione per quelle con emissioni nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica. Queste ultime sono quelle a motore tradizionale ma con basse emissioni. Si potrà scegliere quelle con prezzo di listino pari/inferiore a 42700 euro Iva inclusa e gli incentivi che si potranno ricevere (solo con la rottamazione) saranno di 2000 euro.

Dovrebbero arrivare anche incentivi per chi ha Isee sotto i 30 mila euro

Come suggerisce Today, dovrebbero arrivare anche incentivi per chi ha un modello Isee sotto i 30 mila euro. Lo sconto dovrebbe essere di 7500 euro per veicoli 0-20 di emissioni g/Km C02 con rottamazione di un veicolo della medesima categoria omologato alle classi Euro da 0 a 4. Senza rottamazione il contributo dovrebbe invece essere di 4500 euro.

Per la fascia 21-60 con rottamazione, infine, di 6000 euro mentre senza di 3000 euro.

Per le moto

Infine per una moto elettrica con rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi da 0 a 3 si avrà lo sconto del 40% sul prezzo massimo di acquisto fino a 4000 euro Iva esclusa. Senza rottamazione lo sconto sarà invece del 30%.

Per l’acquisto di una moto non elettrica con rottamazione di veicolo su indicato, si avrà diritto al 40% di sconto fino a un massimo di 2500 euro (Iva esclusa). Inoltre sarà obbligatorio che il venditore faccia uno sconto di almeno il 5% del prezzo di acquisto.

Associazioni come Anfia e Unrae, però, non sono soddisfatte di questa misura, avrebbero infatti voluto più fondi.

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