In molti si chiedono quanto denaro conviene tenere sul conto corrente senza rischiare di perderlo ma in merito a tale domanda non vi è una risposta univoca in quanto dipende da ogni singolo caso. Quando si apre un conto bisogna sapere poi che esso genera delle spese come quelle legate al canone mensile, alle operazioni e all’imposto di bollo. In merito a ciò l’altra domanda che in molti si pongono è come fare a non pagarla.

Conto corrente e imposta di bollo

Aprire un conto corrente nel nostro paese è molto semplice in quanto lo si può fare oltre che da sportello bancario anche da casa.

Ovviamente a seconda delle Banche ci saranno dei costi da sostenere: quelli, come detto, per la gestione (come ad esempio prelievi da Bancomat, costi di bonifico o di tenuta conto, etc) e quelli legati alla fiscalità.

Ebbene, come tutti sanno, lo Stato applica sul conto corrente l’imposta di bollo ogni anno che è di 34,20 euro. Si potrà però evitare di sostenere tale cifra avendo un conto base.

Il conto “di base” è quello rivolto alla fasce socialmente svantaggiate e per questo l’intermediario per esso non deve richiedere spese e nemmeno l’imposta di bollo. Appartengono, per chi non lo spesse, a tali fasce coloro che hanno un Isee annuo in corso di validità inferiore ai 11.600 euro. Esso potrà essere intestato soltanto ai membri del nucleo familiare sulla cui base verrà calcolato l’Isee. Per i pensionati l’Isee dovrà essere sotto i 18 mila euro.

I titolari di tale conto (esente dalle spese) dovranno presentare all’intermediario ovvero al prestatore di servizi entro il 31 maggio di ogni anno un’autocertificazione attestante il proprio Isee in corso di validità. Qualora essa non venga presentata entro il periodo indicato il prestatore di servizi addebiterà le spese per la tenuta del conto corrente.

Inoltre, dove possibile, anche l’imposta di bollo a decorrere dal 1° gennaio.

La disposizione precisa inoltre che in caso di mancata attestazione entro il 31 maggio quindi nel caso in cui il modello Isee superi la cifra indicata, l’intermediario ne darà comunicazione all’utente che potrà recedere entro due mesi senza pagare alcuna spesa e nemmeno l’imposta di bollo.

Imposta di bollo

Un altro modo per non pagare l’imposta di bollo è avere una giacenza media annua non superiore ai 5 mila euro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze fa quindi questi esempi: nel caso un contribuente (persona fisica) abbia con la medesima Banca sia un rapporto di conto corrente che di libretto di risparmio con valore medio di giacenza al 30 dicembre e al 31 dicembre di 5.600 euro per ogni rapporto, dovrà pagare quanto segue.

Se si ipotizza che l’estratto del conto corrente verrà inviato con periodicità semestrale e che il libretto verrà rendicontato ogni anno, l’imposta di bollo sarà la seguente: per il conto corrente l’imposta al 30 giugno sarà di 17,10 euro e al 31 dicembre di 17,10 euro mentre l’imposta del libretto sarà al 31 dicembre di 34,20 euro.

Ma cosa succede se sul conto corrente ritroviamo addebiti inaspettati? Ecco la risposta:  Conto corrente: cosa fare se ci sono addebiti inaspettati

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