Con l’illuminazione LED si ottiene un incredibile risparmio energetico con la sostituzione delle vecchie lampade ad incandescenza, o a risparmio energetico (a fluorescenza), o di altro tipo, con lampadine, lampadari, fari e faretti a LED. La tecnologia a LED garantisce infatti consumi bassissimi, garantendoci un risparmio considerevole rispetto ai vecchi sistemi d’illuminazione. Se confrontiamo e lampade a scarica ai vapori di mercurio, utilizzate per le illuminazioni pubbliche, nei magazzini, nelle fabbriche e negli impianti sportivi, il risparmio sarà del 50%.

In pratica a fronte di un consumo ipotetico di 50 W, a parità d’illuminazione, nel peggiore dei casi il LED consumerà la metà, ovvero 25 W. Se il confronto lo facciamo con le vecchie lampade a incandescenza, il rapporto sale a 1/10, ossia a fronte di un consumo ipotetico di 50W il led consumerà solo 5W. Come si può notare il risparmio è davvero notevole e può arrivare quasi al 90% in caso di sostituzione di lampadine a incandescenza.

Durata di una lampadina LED

I tempi di durata di una lampadina a LED sono molto lunghi, infatti la durata media stimata è di oltre 50.000 ore. Tuttavia trascorso questo lasso di tempo non è detto che vadano sostituite, poiché le lampade LED anche dopo 50.000 ore mantengono ancora il 70% della loro capacità d’illuminazione. La totale perdita di luminosità va infatti oltre le 100.000 ore. Anche qui il confronto con le lampade a incandescenza è enorme, le lampade a incandescenza hanno una vita media che non supera le 1.500 ore. In sintesi la durata di una lampadina a LED è come minimo 33 volte superiore a quella di una lampadina a incandescenza. Una lampadina fluorescente arriva invece a 6.000 ore di vita, quindi anche questa molto inferiore rispetto al LED. Tubi a neon e lampade ai vapori di mercurio, che sono le più longeve tra i sistemi d’illuminazione arrivano a 10.000 ore di vita, 5 volte meno rispetto al LED.

Qualità e quantità di luce con l’illuminazione LED

L’efficienza luminosa di una sorgente di luce è il rapporto tra flusso luminoso e potenza in ingresso. Tale rapporto è espresso in lumen/watt. Il flusso luminoso è definito in base alla percezione soggettiva dell’occhio umano medio e corrisponde ad una particolare curva all’interno dello spettro della luce visibile. Una lampadina emette radiazioni anche al di fuori della banda visibile, come nell’infrarosso e nell’ultravioletto, che non contribuiscono alla sensazione di luminosità. Una lampada ha una maggiore efficienza luminosa quanto più è in grado di emettere uno spettro adatto alla percezione umana. I LED attualmente in commercio hanno un efficienza luminosa fino a 120 lm/W, rispetto ai: 12 lm/W delle lampade ad incandescenza, 16 lm/W per le alogene, 50 lm/W per le fluorescenti, 60 lm/w per i vapori di mercurio. Anche qui le differenze sono davvero abissali. Va anche detto che le lampade a LED hanno un accensione istantanea e non c’è di attendere secondi, o addirittura minuti come nel caso delle lampadine a fluorescenza. Lavorando ad un voltaggio molto più basso i LED non generano scintille e sono molto più sicure.

Installazione e vantaggi ambientali dell’illuminazione LED

I LED di ultima generazione possono sostituire tranquillamente ogni tipo d’illuminazione senza bisogno di dover modificare gli impianti esistenti. Inoltre, a differenza delle normali lampadine a incandescenza, quelle a LED non contengono mercurio, piombo, o altri metalli pesanti. Infine, una volta esauste, queste lampade non contengono né i fosfori 49 contenuti nei tubi fluorescenti, né gas pericolosi come i vapori di mercurio, altamente tossici e in grado di provocare gravi forme di inquinamento del suolo e delle acque. Un’altro vantaggio è la mancata emissione di raggi ultravioletti ed ultrarossi, che sono anche quelli che attirano zanzare, mosche, moscerini e altri insetti sgradevoli.