C’è una bozza dell’Unione Europea all’esame di consultazione e che potrebbe quindi essere modificata che invita gli Stati membri a ridurre i consumi di gas. L’obiettivo è quello di ridurre un terzo dell’impatto dello stop totale dal gas russo. Gazprom, intanto, ha fatto sapere che il gasdotto Nord Stream 1 potrebbe restare fermo per la manutenzione più del dovuto e quindi più di dieci giorni. La situazione non è per niente rassicurante per cui si cercano delle soluzioni per impedire gravi disagi in inverno.

Secondo le simulazioni uno stop totale del gas dalla Russia nel mese in corso poterebbe ad un tasso di riempimento degli stock pari al 65-70% a novembre.

Cosa dice la bozza Ue per ridurre i consumi di gas?

Ridurre i consumi di gas, questo è quanto chiederà l’Unione Europea agli Stati Membri invitandoli a fornire incentivi mediante l’ausilio dei fondi Next Generation Eu e REPower. La presentazione del piano ci sarà il prossimo 20 luglio e in esso c’è l’invito a fornire incentivi alle aziende che tagliano la domanda di gas. L’obiettivo, come precisato, è quello di svincolarsi dalla dipendenza della Russia.
Nella bozza del piano chiamato “Risparmiare gas per un inverno sicuro”, visionata dall’Ansa, si legge che è possibile risparmiare parecchio usando fonti di calore alternative. Inoltre si dovrebbero effettuare delle campagne mirate alle famiglie per far sì che vi sia l’abbassamento del termostato di 1 grado. Dove serve, poi, si dovrebbe imporre la riduzione del riscaldamento a 19 gradi. Ma non nelle case ma negli edifici pubblici/commerciali e uffici in particolar modo quelli più grandi.

Riempimento degli stock sarà inferiore agli obiettivi con tutta probabilità

Con tutta probabilità, secondo le simulazioni effettuate dall’Associazione europea degli operatori del gas (Entsog) porterà ad un tasso di riempimento degli stock inferiore alle aspettative. Queste ultime sono dell’80% per novembre.

Lo stoccaggio, invece, secondo le simulazioni potrebbe arrivare al 65-71%. Per affrontare la crisi, quindi, i vari Stati membri dovranno cooperare per consentire lo scambio di informazioni necessario.
Si parla intanto di ritorno ai combustibili fossili per scongiurare i possibili disordini che potrebbero esserci in inverno se Mosca non riaprirà i rubinetti del gas. Il ritorno al carbone, comunque, per la Ue non inficerà l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali. De Scalzi, Ad dell’Eni, in merito alla mancanza del gas russo comunica che non ci si deve allarmare. Il gas algerino, infatti, è più che raddoppiato a fronte degli ultimi contratti firmati. In questo momento dà infatti 64 milioni di cubi mediante pipeline e 4 mediante Lng. Lo ha comunicato durante un intervento a Repubblica delle idee 2022. In più ha aggiunto che con l’azione forte del governo Draghi pensa che l’inverno si potrà superare senza intoppi.
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