Con le scuole chiuse l’estate diventa un vero calvario per i genitori che lavorano, soprattutto per quelli che non possono contare sull’aiuto dei nonni per gestire l’estate dei propri bambini.

Una delle soluzioni che più spesso viene adottata è quella dei centri estivi che, come abbiamo evidenziato in un recente articolo, però o non offrono il necessario svago ai bambini o arrivano ad avere costi proibitivi che sfiorano anche i 700 euro al mese.

Gestire il tempo libero dei propri bambini durante l’estate per i genitori che lavorano, quindi, può diventare un problema davvero ingestibile tra centri estivi, colonie, oratori e campi vacanza.

Tutte attività molto dispendiose che, nella migliore delle ipotesi, durano massimo un mese, con orari rigidi e poco flessibili.

E se anche durante l’estate la soluzione più ovvia si potesse trovare nella classica baby sitter? Questa figura, garantendo una maggiore flessibilità oraria potrebbe diventare una soluzione personalizzata a seconda degli orari lavorativi dei genitori.

Un dato che emerge da un questionario svolto da Sitter-italia, il sito leader in Italia per aiutare i genitori nella ricerca di una baby sitter, è che quasi la metà dei genitori intervistati sarebbe propenso a portare la baby sitter in vacanza per la cura dei bambini e addirittura una baby sitter su 2 sarebbe disposta a trascorrere le vacanza insieme alla famiglia e ai bambini che curano.

Potrebbe essere una soluzione ideale per permettere ai bambini di trascorrere del tempo nella casa di villeggiatura, al mare, in montagna o in campagna, insieme alla baby sitter mentre i genitori restano in città a lavorare .