Le notizie che giungono sull’emergenza siccità nel Nord Italia diventano sempre più allarmanti, e risparmiare acqua sta diventando un dovere civico.

La pioggia degli ultimissimi giorni non sembra dare sollievo, e a Piacenza la siccità è considerata estrema. A Bolzano, invece, non ha piovuto per tutto il mese di febbraio, segnando un record negativo che non si vedeva da molti decenni.

Mentre il ministro Lollobrigida sta pensando a un commissario per affrontare l’emergenza, Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha diffuso un vademecum per spiegare agli italiani come risparmiare acqua e ridurre i consumi idrici.

Si tratta di suggerimenti di buon senso e che possono rivelarsi davvero utili per dare inizio a un cambiamento di abitudini che tutti dovremmo fare nostro.

Quali sono le ragioni strutturali dell’emergenza siccità? Perché occorre risparmiare acqua?

Enea sottolinea come, oltre la questione della mancanza di piogge, in Italia sussistano problemi strutturali che spiegano in parte l’emergenza siccità: “Una delle maggiori criticità del nostro Paese riguarda la carenza di infrastrutture e la scarsa efficienza della rete idrica”. In Italia c’è un’abbondanza di acqua (grazie alla presenza di 7.594 fiumi, 324 laghi e oltre 1.000 falde sotterranee), ma la rete perde circa il 41% dell’acqua che viene immessa, con punte in alcune zone del 48%. Per fare in confronto, basti ricordare come in Germania le perdite siano appena del 6,5%. Gli esperti ritengono che con una risistemazione e una digitalizzazione della rete idrica si potrebbe risparmiare circa il 25% dell’acqua che va persa.

Se a tutto questo si aggiunge l’emergenza siccità connessa ai cambiamenti climatici, allora la situazione può divenire drammatica. È questa la ragione per cui l’Agenzia ha deciso di predisporre un vademecum su come ridurre i consumi e risparmiare acqua.

I suggerimenti di Enea per ridurre i consumi idrici in casa e in giardino

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha proposto una serie di suggerimenti utili per contrastare l’emergenza siccità.

Si tratta di adottare dei semplici comportamenti quotidiani che possono portare a una riduzione importante dei consumi. Ecco quali sono.

1. L’efficienza dell’impianto idrico domestico: un solo rubinetto gocciolante spreca fino a 5 litri di acqua al giorno.
2. Chiudere sempre i rubinetti mentre ci si lava le mani o i denti, o ci si fa la barba: si possono risparmiare rispettivamente fino a 6, 30 e 20 litri.
3. La lavastoviglie e la lavatrice dovrebbero essere sempre utilizzate a pieno carico.
4. Per lavare le verdure bisognerebbe utilizzare bacinelle e non l’acqua corrente: il risparmio sarebbe di 12 litri al minuto.
5. L’acqua di cottura della pasta o quella di lavaggio delle verdure può essere riutilizzata per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie.
6. Utilizzare i sensori o i rompigetto aerati per i rubinetti.
7. Installare uno scarico per il water con doppio tasto può portare a una riduzione di consumi di ben 100 litri al giorno.
8. Fare la doccia piuttosto del bagno riduce i consumi di 1.200 litri all’anno. Riempire una vasca implica l’uso di 100-160 litri d’acqua, mentre una doccia di cinque minuti circa 40 litri (di meno, se si chiude il rubinetto mentre ci si insapona).
9. Quando si parte per le vacanze, chiudere sempre la centralina dell’acqua.
10. In giardino usare sistemi temporizzati per l’irrigazione e, se possibile, dotarsi di sistema di raccolta per l’acqua piovana.
11. Sempre in giardino, effettuare una pacciamatura intorno alle piante, in modo tale da mantenere per maggiore tempo la presenza di acqua nel terreno.
12. Per lavare l’auto si può usare tranquillamente acqua non potabile, il risparmio può essere di 400-500 litri.


13. Riutilizzare l’acqua di condensa di asciugatrici e condizionatori ad esempio per il ferro da stiro.

La maggior parte di questi consigli è di assoluto buon senso. I cambiamenti climatici, di cui l’emergenza siccità nel Nord è un segnale preoccupante, diverranno un’abitudine con la quale dover fare i conti. Iniziare da subito a cambiare le proprie abitudini potrebbe permettere di adattarsi a un mondo in cambiamento in maniera più semplice, rapida e indolore.

L’acqua per uso civile rappresenta il 20% circa del totale, ma è chiaro che, insieme agli sforzi dei cittadini, devono esserci anche quelli delle istituzioni, che dovrebbero intervenire sulle infrastrutture, e quelli del settore agricolo (che rappresenta il 50% dei consumi totali) che dovrebbe adottare sistemi innovativi.

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