Sempre più spesso capita che gli utenti ricevano una doppia bolletta di luce o gas a seguito del cambio operatore. Ma perché ciò accade? E soprattutto come agire per risolvere tale problema e magari avere anche un rimborso? Ecco allora tutte le info a riguardo.

Doppia bolletta luce e gas a seguito del cambio di operatore: perché?

La doppia fatturazione non è insolita in caso di cambio operatore e avviene solitamente quando vi sono problemi di comunicazione tra i due fornitori.

 Per legge, infatti, il nuovo operatore dovrebbe comunicare a quello vecchio l’interruzione del servizio. Spesso, però,capita che ciò non avvenga per dimenticanza. Qualora ciò dovesse accadere vi consigliamo di controllare nel dettaglio l’ultima fattura inviata dal vecchio operatore. Su di essa dovrebbe essere indicata la dicitura periodo ultimo consumo o anche bolletta ultimo consumo. Se ciò non dovesse risultare, allora è quasi certo che il vecchio operatore non ha ricevuto alcuna comunicazione. Cosa fare in questo caso?

Doppia bolletta: cosa fare se dovesse arrivare

Qualora vi arrivi una doppia bolletta e abbiate la quasi certezza che il vecchio operatore non sia stato avvertito, allora vi consigliamo in primis di chiamare il nuovo operatore per informarlo della questione. Vi suggeriamo poi di sollecitare quest’ultimo a risolvere il disguido in breve tempo comunicando tempestivamente il disguido al precedente fornitore.

L’autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico suggerisce, qualora telefonicamente non si risolva nulla, di inviare un reclamo scritto tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. In tal merito l’AEEGSI consiglia di inserire nel reclamo gli estremi della fattura, una copia della fattura inviata risultante essere errata, la fotocopia della carta di identità di corso di validità, i dati dell’intestatario del contratto con il codice fiscale e una dettagliata descrizione riguardante l’anomalia.

Doppia bolletta a seguito del cambio di operatore: ci sono estremi per un rimborso?

Dopo l’avvenuta ricezione della raccomandata, il fornitore di gas o di energia elettrica avrà un tempo stabilito per poter effettuare il rimborso.

Il tempo stimato sarà di venti giorni solari secondo quanto stabilito dall’AEEGSI. Qualora il rimborso non venga effettuato nel corso dei venti giorni allora il fornitore avrà una penale da pagare di 20 euro. Se trascorreranno invece di più sessanta giorni allora la cifra salirà fino a d arrivare ai 60 euro. Per info su come risparmiare, leggete anche: come risparmiare acqua in casa, consigli per evitare gli sprechi e evitare salassi in bolletta e valvole termostatiche termosifoni, come risparmiare con i ripartitori di calore.