Ci sono interessanti novità per i nostri risparmi depositati in banca. Dopo il crescente successo del conto deposito, si registra un aumento anche per quanto riguarda il conto corrente remunerato. A tal proposito, diversi istituti di credito hanno iniziato a proporre un tasso di interesse rilevante da applicare al saldo del conto senza doverne attivare uno di deposito. Si tratta quindi di un’alternativa che pare conquistare l’interesse dei correntisti.

Un’alternativa vincente e premiata

Che sia alternativa o strumento complementare allo stesso conto deposito, il conto corrente remunerato sta raccogliendo sempre più consensi.

Tale sistema è infatti in grado di aumentare il valore della propria liquidità, anche perché è in grado di contrastare l’inflazione senza il rischio di investimenti. Tale soluzione infatti permette di bloccare la liquidità che a sua volta aumenta di valore nel tempo e beneficia del tasso di interesse garantito dalla banca. Tali interessi maturati vengono accreditati dalla banca direttamente sul conto, secondo le modalità previste dall’istituto. Ma quale dei due conviene? Se le condizioni sono le stesse, quello remunerato offre un guadagno inferiore rispetto al conto deposito (la differenza del tasso lordo medio è di quasi un punto percentuale).

Se è vero che quindi gli interessi sono minori, è altrettanto vero che i correntisti hanno però altri vantaggi con il conto corrente remunerato. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio ConfrontaConti.it i risparmiatori italiani sono particolarmente interessati a questo tipo di soluzione per i loro risparmio in banca. In media, considerando le banche che propongono un rendimento sul saldo del conto, è possibile sfruttare un tasso lordo annuo del 2,66% che viene garantito per almeno 12 mesi. Facciamo un esempio pratico per capire di che somme stiamo parlando. Per un correntista che lascia su tale conto 20 mila euro, in un anno maturerà un guadagno netto di 346 euro. A tale guadagno è già stato sottratto l’importo dovuto per l’imposta di bollo di 34,20 euro l’anno (l’imposta viene applicata per i conti con una giacenza media superiore a 5000 euro.

Conto corrente remunerato, cosa sapere?

Molte banche stanno adottando questa soluzione sotto forma di promozione per i nuovi clienti. Una volta seminata la promozione, gli istituti propongono un conto corrente remunerato con soluzioni differenti, le quali vertono sostanzialmente su un tasso di interesse decisamente più basso. Non mancano istituti che invece decidono di azzerare completamente tali interessi. Con il conto deposito, invece, gli italiani possono contare su interessi più elevati. Al momento la media è di 3,55% per un deposito di 12 mesi. Inoltre, con tale soluzione cambia il valore dell’imposta di bollo annuale che risulta pari a 0,20% annuo del capitale depositato. Prendendo ad esempio la somma precedente, in questo caso i correntisti avranno un guadagno netto di 493 euro in un anno.

Quale delle due soluzioni conviene di più? Naturalmente, dal punto di vista del guadagno relativo agli interessi maturati, il conto deposito offre di più. Con il conto corrente remunerato però si ha la possibilità di avere sempre a disposizione la propria liquidità senza dover fare alcuna richiesta alla banca. Con le difficoltà economiche che tutto il paese sta affrontando, probabilmente è difficile per molte famiglie depositare in banca i propri risparmi e lasciarli in giacenza senza poterli toccare. Gli imprevisti ormai sono dietro l’angolo ogni giorno e quello remunerato offre quindi una soluzione più elastica e adatta alla crisi che stiamo vivendo con il carovita che aumenta.

I punti chiave…

  • il conto corrente remunerato offre la possibilità di maturare interessi senza vincolare i propri risparmi;
  • gli interessi sono più bassi rispetto ao conto deposito;
  • in questo momento di difficoltà economica, quello remunerato sembra essere il compromesso preferito dagli italiani.