FINANZIAMENTI E APERTURA CONTO CORRENTE: I PROBLEMI DEI CATTIVI PAGATORI

Anche se si è stati cattivi pagatori in passato questo può influire sul presente quando si chiede un finanziamento o si vuole aprire un conto corrente in una banca.

 

ELENCO CATTIVI PAGATORI: I MOTIVI DELLE SEGNALAZIONI

Infatti una volta che si è stati in ritardo con un pagamento una volta si finisce sul SIC, Sistema Informazioni Creditizie, una banca dati dove sono raccolti tutti i dati dei rapporti tra banche e clienti che misura l’affidabilità di ognuno di noi di fronte a un pagamento.

Nel SIC vengono registrati tutti i pagamenti avvenuti in ritardo, gli assegni scoperti emessi, finanziamenti che sono stati chiesti ma non concessi, insomma la storia di ognuno di noi nei rapporti col credito.

Ma il cittadino può trovarsi iscritto in queste banche dati senza neanche esserne a conoscenza e magari vedersi rifiutare la richiesta di un  finanziamento senza capirne il motivo.

Purtroppo fino ad un certo punto i dati presenti in queste enormi banche dati non permettevano di capire fino a che punto fosse affidabile un cittadino, poiché non veniva specificata la gravità della sua mancanza.

Questo fino all’intervento del Garante che ha fatto in modo che ad essere iscritti in queste banche dati negative siano soltanto coloro che non adempiono a pagamenti di somme ingenti, o che saltano il pagamento di più rate di un finanziamento.

Inoltre, sempre grazie all’intervento del Garante, adesso banche e finanziarie sono tenute a comunicare al cittadino l’iscrizione in queste “liste nere” dando così modo a chiunque di poter regolarizzare la propria situazione.

 

ISCRIZIONE REGISTRO CATTIVI PAGATORI: COME CONOSCERE LA PROPRIA POSIZIONE

In base all’articolo 7 del Codice della Privacy ognuno di noi può conoscere l’esistenza di dati sensibili che lo riguardano presentando ai vari istituti una semplice domanda con richiesta dell’esistenza di dati che lo riguardano, la motivazione dei suddetti dati, chi ha richiesto l’iscrizione e chi ne è a conoscenza.

Si può inoltre richieder la cancellazione del proprio nome da queste banche dati, solo nel caso che il motivo per cui si è stati iscritti sia stato saldato.

 

BANCHE DATI CATTIVI PAGATORI: COME CHIEDERE L’ACCESSO

Per avere accesso ai dati sensibili che ci riguardano è necessario mandare un raccomandata presso la Centrale Rischi della Banca D’Italia.

La richiesta dovrà essere così strutturata:

 

Mittente…

 

Spettabile ( nome e indirizzo della centrale di rischi che detiene i nostri dati)

 

Oggetto: richiesta di  accesso ai dati personali presenti nella vostra banca dati

 

Il sottoscritto… nato a… provincia… cap…, il…, codice fiscale…, residente in via…, n…, numero di telefono….

 

Richiede a (nome dell’ente a cui si è inoltrata la richiesta) l’accesso ai dati personali presenti nella vostra banca dati di rischio finanziario.

 

Luogo e data                                                     Firma

 

Allegare alla domanda una fotocopia di un proprio documento di identità e del proprio codice fiscale.

Nel giro di 15 giorni si dovrebbe ricevere una risposta alla propria richiesta, se così non fosse dopo tale termine ci si può rivolgere ad autorità giudiziarie per vedere riconosciuti i propri diritti

 

LISTA CATTIVI PAGATORI: I MOTIVI PER CUI SI E’ SEGNALATI

Può accadere a tutti di saltare una rata del mutuo oppure di emettere un assegno non coperto, e in questo caso di finisce nel registro dei cattivi pagatori.

Ma delle volte è possibile finirci anche per errore, per casi di omonimia, per furti di identità con frode, perché si è omesso un pagamento in tempi remoti.

In questi casi si viene a conoscenza di essere iscritti in tale registro solo quando si fa richiesta di un finanziamento e ci viene rifiutato o quando magari si richiede l’emissione di un bancomat o una carta di credito, o si vuole aprire un conto corrente presso una banca.

Sicuramente la situazione sarebbe molto imbarazzante, soprattutto se si è sempre stati retti e ligi nei pagamenti dei propri debiti e sempre attenti alla propria situazione creditizia.

Ma è anche una cosa a cui si può rimediare abbastanza facilmente e senza spesa se si agisce da soli, se invece si incaricano società private di svolgere il compito al nostro posto la spesa può variare dai 45 ai 60 euro.

 

CANCELLAZIONE CATTIVI PAGATORI

Per accedere al Registro dei Cattivi pagatori basta collegarsi on line dai terminali delle Camere di Commercio, mentre la richiesta per essere cancellati da tali registri deve essere inviata dal Presidente della Camera di Commercio, in ogni caso prima di presentare la domanda bisogna avere la riabilitazione che certifichi di aver saldato i debiti pendenti.

I costi per la cancellazione – Per una ricerca nel registro informatico il costo è di 2 euro

Per avere un certificato che attesti i risultati della ricerca il costo è di 5 euro più eventualmente se prevista l’imposta di bollo.

Per la richiesta di cancellazione dal registro dei cattivi pagatori il costo è di 8 euro.