Può capitare che il mutuo sottoscritto sia troppo caro per cui ci si chiede se è possibile rinegoziarlo a nuove condizioni con la Banca che lo ha erogato oppure sostituirlo con un nuovo estinguendo quello attuale. Ciò è possibile, ecco le info in merito riguardanti la rinegoziazione, la surroga e la sostituzione.

La surroga, la rinegoziazione e la sostituzione

Quando il proprio mutuo diventa troppo caro la soluzione più economica, come comunica l’associazione a difesa dei consumatori Altroconsumo, per cercare di cercare di ridurlo è quella di chiedere una surroga ovvero trasferire il mutuo in essere con un altro che darà un tasso più conveniente o delle migliori condizioni.

Per ridurre la rata del proprio mutuo si potrà chiedere una rinegoziazione ovvero la modifica delle condizioni contrattuali del mutuo con la Banca che lo ha erogato e con la quale si è stipulato. È però l’operatore bancario a decidere se effettuare o meno tale operazione ma se l’accetta la deve attuare con una semplice scrittura privata per cui non si deve andare per forza dal notaio. La rinegoziazione, infatti, per legge deve essere senza spese e quindi la Banca non deve applicare nessuna commissione e non deve chiedere un nuovo atto di mutuo.

C’è poi la sostituzione che, come si evince dal nome, è la sostituzione del mutuo estinguendo quello che si ha con il medesimo operatore o con uno diverso. Chiedendo la sostituzione sarà possibile avere più del capitale residuo del finanziamento iniziale. Nel caso in cui avvenga la sostituzione, se il mutuo avrà un valore superiore a quello residuo più le spese, i benefici fiscali di detrazione sugli interessi resteranno tali ma soltanto sulla parte del nuovo finanziamento pari al capitale residuo più le spese per la sostituzione.

La surroga e le opportunità di risparmio

La surroga, come accennato, è una grande opportunità di risparmio in quanto con essa sarà possibile trasferire il mutuo ad un altro operatore e ciò a costo zero.

Sarà quindi un trasferimento e non un’estinzione per cui non potranno essere richieste delle penali per estinzione anticipata da parte dell’intermediario con il quale si era stipulato inizialmente il mutuo. Inoltre il nuovo intermediario non dovrà richiedere spese per gli accertamenti catastali, quelli per la concessione del nuovo mutuo e per l’istruttoria.  L’unico costo sarà quello della tassa di iscrizione della surrogazione nei registri immobiliari uguale a 35 euro. Infine, una volta richiesta, la surroga dovrà avvenire entro trenta giorni.

Cambiare il mutuo cartolarizzato o in accollo

Si parla di mutuo cartolarizzato quando esso viene ceduto dalla Banca ad un altro operatore presente sul mercato. Tale mutuo si può sostituire o surrogare ma il rapporto resta sempre con la Banca che lo ha stipulato per cui si continueranno a pagare le rate.

Anche il mutuo in accollo si potrà modificare come comunica l’Associazione Altroconsumo con la sostituzione, la rinegoziazione e la surroga. Per chi non lo sapesse l’accollo è una dichiarazione mediante la quale una persona si obbliga nei confronti della Banca a pagare le rate successive fino alla scadenza del mutuo come  avrebbe dovuto fare il debitore originario.

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