I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane sono uno strumento sicuro per chi desidera investire i propri risparmi in quanto essi sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e perché garantiti dallo Stato. Ci si chiede però come si effettua il calcolo del rimborso e se è possibile che il cointestatario chieda il rimborso del buono senza che l’altro ne sia a conoscenza.

Cointestatario bfp: può capitare che vi sia rimborso senza che l’altro ne sia a conoscenza?

Se i bfp sono intestati a più persone, per far sì che uno di questi non possa avere il rimborso, si dovrà notificare “un’opposizione al rimborso” e lo si dovrà fare: o presso un ufficio Postale o mediante la notifica di un ufficiale giudiziario.

I casi sono vari. Per quanto concerne i bfp emessi fino al 27 dicembre 2000 le opposizioni al rimborso sono ammesse da parte di ciascuno degli intestatari a favore più persone, da parte dei rappresentanti legali, da parte di ogni coerede su bfp intestati o cointestati a persone che sono morte e da parte di titolari i cui buoni si trovino in possesso di terze persone.

Per quelli emessi dopo il 28 dicembre 2000 non è possibile l’opposizione al rimborso espressa da uno dei cointestatari in quanto si hanno medesimi diritti e la pari facoltà di riscossione. Il rimborso di tali bfp, siano essi dematerializzati o cartacei, può però essere impedito solo se ci si avvale di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che può ordinare alle Poste Italiane di sospendere i pagamenti.

Infine, per quanto concerne i bfp cartacei emessi dal 5 settembre 2005, le Poste non effettuano rimborso se c’è il provvedimento dell’autorità giudiziaria, se vi è opposizione scritta al rimborso da parte di uno dei cointestatari o degli eredi del cointestatario deceduto, del rappresentante dell’inabiliato o dell’interdetto. Ciò si verifica però solo se viene riconosciuta l’incapacità di uno dei cointestatari o la morte di uno di essi.

Calcolo valore di rimborso dei buoni fruttiferi postali di Poste Italiane

I  bfp emessi dal 28 dicembre 2000 vengono consegnati insieme a foglietti informativi dai quali si evincono i coefficienti di capitalizzazione. Il valore del rimborso nel dettaglio: è il prodotto tra il coefficiente di capitalizzazione corrispondente e l’importo del buono che si è sottoscritto. Nel foglietto informativo viene comunicato sia il coefficiente netto che lordo ed il primo è quello che si deve utilizzare per calcolare l’importo netto che è quello rimborsabile. Infine, prima della data su indicata, per effettuare il calcolo o ci dovrà connettere al sito della Cassa dei depositi e prestiti o al sito delle Poste Italiane e navigare nella sezione dedicata al calcolo dei rendimenti.

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