Nella prossima puntata di Mi Manda Rai 3 che doveva andare in onda lo scorso sabato, si parlerà di buoni fruttiferi postali. Esattamente dei cittadini beffati dalla loro scadenza. Si è posta l’attenzione su quest’ultimo  argomento grazie all’Adiconsum Sardegna che ha presentato un esposto a seguito del quale l’Antitrust ha aperto un’indagine. Nella puntata si potranno conoscere le diverse storie di cittadini, assistiti proprio da tale associazione, che hanno perso tutti i risparmi per colpa della scadenza dei loro titoli.

Buoni fruttiferi postali, la beffa della scadenza

L’Adiconsum Sardegna ha presentato diversi casi di risparmiatori beffati dalla scadenza dei loro buoni fruttiferi postali a causa della quale hanno perso tutti i loro risparmi. C’è ad esempio quello della signora di 94 anni che ha perso per colpa della scadenza dei titoli tutti i suoi risparmi. Questo nonostante alle Poste le avessero assicurato che i buoni in suo possesso continuavano a maturare interessi. E poi c’è il caso del signor Antonio che in previsione della pensione aveva risparmiato il più possibile per poi investire tale denaro in buoni fruttiferi postali. Queste sono soltanto due delle storie raccontate dall’Adiconsum che chiede una tutela dei tanti risparmiatori nei confronti di Poste Italiane.

La vicenda, come spiegato, è arrivata fino all’Antitrust che ora ha deciso di approfondirla così come la tv di Stato. In questo modo la voce dei tanti consumatori beffati ovvero quelli che hanno ricevuto pochissime informazioni sulla scadenza dei loro titoli verrà ascoltata. Questo è quanto afferma Giorgio Vargiu che è il presidente dell’Adiconsum di Oristano. Lo stesso comunica di attendere l’esito dell’istruttoria in modo tale che si faccia finalmente chiarezza sulla possibile pratica commerciale scorretta messa in atto da Poste. Nel caso in cui l’Antitrust accerterà che vi sono delle irregolarità, l’Associazione farà causa all’azienda per far sì che i suoi assistiti abbiano la possibilità di ottenere il denaro investito compresi gli interessi.

Vargiu ha poi chiesto ai tanti consumatori che si trovano in tale situazione di non gettare la spugna e di fare ricorso all’Abf anche avvalendosi dell’ausilio delle diverse sedi dell’associazione.
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