Ora che i tassi di interesse sono stati aggiornati, i buoni fruttiferi postali sono tornati nelle grazie dei risparmiatori. I rendimenti, però, non sono minimamente paragonabili a quelli dei meravigliosi anni ottanta. Con gli interessi che si percepivano, infatti, si riusciva addirittura ad acquistare un’auto (piccola) o a concedersi un lungo viaggio. Di certo con gli interessi attuali non si diventerà ricchi ma almeno si contrasterà in parte l’inflazione. Quest’ultima erode il potere di acquisto del denaro tenuto fermo sul conto per cui fra qualche anno, con gli stessi soldi, si potranno ricevere meno servizi e acquistare meno prodotti.

Ma se si investissero adesso 15 mila euro in bfp di medio-lungo periodo, quanto si guadagnerebbe?

La sicurezza

Da quando sono nati, i buoni fruttiferi postali sono stati sempre tra gli strumenti preferiti dagli italiani. Il motivo? La sicurezza in quanto sono garantiti dallo Stato e ciò attrae molti investitori che vogliono proteggere il loro denaro senza dover però affrontare i rischi del mercato.

Per scoprire quanto si guadagnerà con i titoli a medio-lungo termine si potrà utilizzare il simulatore presente sulla pagina ufficiale di Poste Italiane. Basterà inserire, infatti, solo la cifra (in questo caso 15.000 euro) e l’arco temporale.

Comparirà, quindi, una schermata con i buoni coerenti alla durata scelta e all’importo inserito che si potranno anche confrontare tra di loro (due alla volta).

Buoni fruttiferi postali: se investo 15 mila euro in quelli a medio-lungo termine, quanto guadagno?

Per investimenti nel medio-lungo periodo figura il 3×4 che è uno dei buoni fruttiferi postali i cui tassi di interesse sono stati aggiornati di recente da Poste Italiane per contrastare l’inflazione. Questo titolo è l’ideale per chi vuole investire il proprio denaro in dodici anni contando su rendimenti che crescono nel tempo.

Il rimborso si può chiedere quando si vuole ma solo dopo 3, 6 e 9 anni si ha diritto anche agli interessi.

Prima di tale arco temporale viene restituita solo la cifra accantonata.

Per quanto riguarda il tasso di interesse, aggiornato al 7 settembre, è il seguente: 1,25% annuo lordo dopo 3 anni, 1,75% dopo 6 anni, 2,25% dopo 9 anni e 3% dopo 12 anni. Dal calcolatore si evince che il valore di rimborso netto a scadenza è di 20.588,11 euro (nel calcolo non è considerata l’imposta di bollo).

L’altro buono che compare è l’ordinario per chi desidera investire i propri soldi in venti anni.

I rendimenti annui lordi aggiornati a giugno sono i seguenti: 0,50% dopo 1 anno e 6 mesi e due anni, 0,75% dopo 3 anni, 0,94% dopo 4 anni, 1,15% dopo 5 anni, 1,29% dopo 6 anni, 1,39% dopo 7 anni, 1,59% dopo 8 anni, 1,75% dopo 9 anni e 1,87% dopo 10 anni. E ancora, 1,97% dopo 11 anni, 2,06% dopo 12 anni, 2,13% dopo 13 anni, 2,21% dopo 14 anni, 2,33% dopo 15 anni, 2,43% dopo 16 anni, 2,58% dopo 17 anni, 2,71% al termine dei 18 anni, 2,83 dopo 19 anni e 3% alla fine dei 20 anni.

A differenza dell’altro buono, gli interessi sono riconosciuti già dopo 1 anno dalla sottoscrizione e poi ogni bimestre. Sono però corrisposti al momento del rimborso del buono. Il valore di rimborso netto a scadenza di questo titolo è invece 25.564,78 euro.

Riassumendo…

1. I buoni fruttiferi postali sono tornati a essere tra gli strumenti di risparmio/investimento preferiti dagli italiani grazie all’aggiornamento di qualche giorno fa
2. Investendo 15 mila euro in quelli a medio-lungo termine con i 3×4 si percepiscono 20.588,11 euro
3. Con gli ordinari, invece, 25.564,78 euro. In entrambi i casi nel calcolo non è considerata l’imposta di bollo.

[email protected]