La domanda che tutti si pongono è se scegliere i buoni fruttiferi postali o i libretti di risparmio postale se si ha una piccola somma da investire. Ricordiamo che entrambi sono garantiti dallo Stato Italiano  e non hanno alcun costo di gestione, di chiusura e di apertura eccetto gli oneri di natura fiscale.

Investimento di 10 mila euro: scegliere bfp o libretti di risparmio?

Con un investimento di 10 mila euro in 10 anni in buoni fruttiferi ordinari si maturano interessi lordi di 201,66 euro mentre la ritenuta fiscale è di 25,21.

Il montante liquidato, quindi, risulta essere di 10.176,45 euro. Una somma non elevata se si considera che non vi è alcun rischio. Il problema, però, nell’arco degli anni è l’inflazione (come c’è stata ad esempio dal 2011 ad oggi) per la quale a causa dell’aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi e dei servizi in un determinato arco temporale si ha una diminuzione del potere di acquisto della moneta.

Sul libretto postale, invece, si ha una perdita netta in quanto esso genera interessi bassissimi di circa lo 0,1% nel caso di quelli ordinari. Essi maturano come si sa dal giorno del versamento e fino alla data in cui si estingue il libretto con una capitalizzazione annua al 31 dicembre. Tale tasso nominale annuo lordo dello 0,01% è in vigore dal 18 febbraio 2019. C’è poi da calcolare l’imposta di bollo di 34,20 euro per persona fisica se c’è giacenza media annua complessiva di tutti i libretti non superiore a 5.000 euro e la ritenuta del 26% sugli interessi. Nel caso di persona giuridica si arriva invece a 100 euro per l’imposta di bollo.

Ricordiamo, che per aprire un libretto di risparmio postale ordinario è necessario recarsi presso un ufficio postale e portare con sé un documento di identità valido nonché il codice fiscale. I bfp possono invece essere sottoscritti online se si è titolari di un libretto smart con le funzionalità dispositive del servizio di “RisparmioPostale Online” attive oppure direttamente presso gli uffici di Poste Italiane.

Il suggerimento è quindi quello di valutare attentamente gli strumenti per investire il proprio denaro magari trovando delle valide alternative che rendono maggiormente e che danno la medesima sicurezza dei buoni fruttiferi postali.

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