Buone notizie per gli italiani sul fronte delle bollette: secondo quanto previsto dall’Arera nei primi tre mesi del 2023 si assisterà a un calo di circa il 20% delle tariffe dell’elettricità sui mercati tutelati.

L’agenzia ha spiegato le ragioni in un comunicato. La prima è rappresentata dal calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici, la seconda è strettamente collegata con gli interventi del governo Meloni, in linea con quelli dell’esecutivo guidato da Mario Draghi, contro il caro-bollette.

prezzo di riferimento per chi si trova nel mercato tutelato scenderà del 19,5% rispetto al trimestre precedente.

La cosa più importante è che si tratta di una tendenza al ribasso che fa ben sperare per il futuro. Rispetto ai livelli altissimi raggiunti nel trimestre tra luglio e settembre 2022, già nell’ultimo trimestre c’era stato un calo del 48%. Adesso si aggiunge un ulteriore calo di circa il 20%.

Gli interventi del governo Meloni contro i rincari nelle bollette luce e gas

In linea con le decisioni del governo Draghi, anche l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha rinnovato per il primo trimestre 2023 l’azzeramento degli oneri generali di sistema sulle bollette della luce, per clienti domestici e non domestici e fino a una potenza di 16,5 kW. Per le bollette del gas, invece, l’azzeramento vale per tutti. Inoltre, a partire proprio dal 2023, i cosiddetti ‘oneri nucleari’ saranno completamente sostenuti dallo Stato e non rientreranno più nelle bollette.

Un secondo pacchetto di norme presente nella Legge di Bilancio riguarda l’ampliamento della fascia di beneficiari dei bonus sociali per il primo trimestre 2023. La soglia ISEE per potervi accedere sale da 12.000 a 15.000 euro (fino a 20.000 euro per le famiglie numerose). Nonostante questi interventi, per le bollette elettriche nell’anno scorrevole che va dal 1° aprile 2022 al 31 marzo 2023 la spesa di una famiglia media sarà di 1.374 euro, +67% in più rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente (dal 1° aprile 2021 al 31 marzo 2022).

L’impatto degli aumenti resta notevole.

Le richieste dell’Unione Nazionale Consumatori e perché si potrebbe fare di più

Il responsabile del settore energia dell’UNC (Unione Nazionale Consumatori), Marco Vignola, ha fatto sapere che la notizia è sicuramente buona, ma è insufficiente a compensare i rincari da record che si sono avuti nell’ultimo anno.

“Le bollette restano da ricovero” ha affermato, e non bastano gli aiuti contenuti nella Legge di Bilancio, perché non sono altro che quelli del governo Draghi con l’unica eccezione dell’innalzamento della soglia dell’ISEE. Tra l’altro resta ancora pesante la situazione del gas. La richiesta dell’UNC è semplice: rinviare la fine del mercato tutelato per quanto riguarda il metano.

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