La crisi energetica continua e non c’è pace per gli italiani sulle bollette di luce e gas. Il prezzo all’ingrosso è in calo, pur restando decisamente più elevato rispetto al periodo pre-crisi. Ma il vero problema è un altro. A conclusione del primo trimestre si profila la fine degli aiuti governativi per tenere bassi i costi delle fatture di luce e gas. Non si parla, almeno per il momento, di nessuna proroga degli interventi.

E il ritorno alle condizioni ‘ordinarie’ potrebbero tradursi facilmente in una impennata dei costi in bolletta.

Semplificando al massimo, tali incrementi renderebbero nulli i cali dei prezzi all’ingrosso che si registrano a partire da gennaio 2023.

Ma quale sarà l’entità degli aumenti in bolletta?

Le stime sugli aumenti delle bollette di luce e gas a partire da aprile 2023

La nota associazione di consumatori Assoutenti ha fotografato quale potrebbe essere l’impatto su una famiglia media con consumi medi, qualora arrivasse a partire da aprile 2023 la fine degli aiuti governativi sulle bollette luce e gas. Analizzando i dati, il risultato è molto chiaro: si tratterebbe di una vera e propria batosta per le famiglie, tale da annullare ogni vantaggio che possa provenire dall’abbassamento dei costi dell’energia all’ingrosso.

Secondo Assoutenti, dunque, i rincari per le bollette della luce saranno del 27% con un incremento della spesa annua di 386 euro. Per le bollette del gas, la situazione sarebbe notevolmente peggiore: gli incrementi sarebbero del 58% e gli italiani si troverebbero a spendere 703 euro in più. Insomma, per una famiglia media si tratterebbe di spendere circa 1100 euro all’anno in più.

I prezzi di luce e gas sono in calo anche nel mese di marzo 2023

A partire dalla fine del 2022, i costi dell’energia all’ingrosso sono in calo e così anche le tariffe nelle bollette. Il prezzo dell’energia elettrica (PUN) è di 0,16 euro/kWh, il minimo dal mese di settembre 2021.

Stesso discorso per il costo del gas, il cui indicatore (PSV) si attesta a 0,604 euro/Smc, anche in questo caso il minimo da settembre 2021. Si tratta sicuramente di una buona notizia, ma occorre sottolineare che sono costi e tariffe che viaggiano a circa il doppio rispetto al periodo pre-crisi di due anni fa.

Dalla fine del 2021 e lungo tutto l’arco del 2022, gli aiuti previsti dai vari governi hanno permesso la riduzione delle tariffe delle bollette di luce e gas. La misura di gran lunga più rilevante è stata ed è l’azzeramento degli oneri di sistema, parametro che ha un peso notevole nelle fatture. Inoltre, per quanto riguarda il gas, è stato stabilito un ulteriore taglio dell’IVA con una riduzione della stessa al 5%: questa è una delle ragioni per cui gli aumenti sulle bollette del gas potrebbero essere così elevati. Oltre a queste misure generali, il governo aveva poi messo in campo anche potenziamenti dei Bonus Luce e Gas, con aiuti per coloro che hanno un ISEE inferiore a 15mila euro.

La proposta del ministro Giorgetti, ma la tempistica è troppo stretta

Nelle settimane scorse, si è discusso a lungo di un’ipotesi lanciata dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Si tratterebbe di un sistema estremamente complesso, grazie al quale, mediante una non meglio spiegata mescolanza di maggiore tutela e mercato libero, dovrebbero essere premiati i comportamenti particolarmente virtuosi. Semplificando al massimo, coloro che consumano meno, avrebbero vantaggi nelle bollette di luce e gas.

Il governo non è più tornato sulla questione nelle ultime settimane, e il mese di aprile si avvicina. Gli osservatori e gli analisti ritengono che sia davvero molto difficile che possa essere lanciato un sistema così ambizioso nel giro di un tempo così breve. Si resta dunque tutti in attesa di aggiornamenti.

Ma, al momento, la batosta sembra inevitabile.

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