Gli italiani si stanno accorgendo che, nonostante i proclami di costi dell’energia prima in calo, le bollette in aumento sono una realtà con la quale dovranno fare i conti ancora per molto. A quanto pare, almeno secondo le analisi degli esperti, è tutta colpa della rimodulazione sul prezzo operata dalle aziende che operano nel mercato libero. Vediamo cosa sta accadendo nello specifico.

Bollette in aumento, occhio al mercato libero

Il caro bollette di luce e gas sta diventando una vera e propria piaga per le famiglie italiane, alla faccia di chi diceva che presto le tariffe sarebbero calate.

Purtroppo, le cose vanno ancora peggio a coloro che hanno scelto contratti che prevedono la rimodulazione dopo un certo periodo di tempo. Tale clausola è presente nelle forniture offerte dalle aziende che operano nel mercato libero. Molti utenti stanno infatti ricevendo lettere dai propri fornitori nelle quali vengono avvisati del fatto che l’offerta è ormai scaduta e che ora arrivano gli aumenti. Purtroppo, si parla di costi che raggiungono anche il doppio della cifra rispetto a quelli precedenti.

Tali contratti sono esclusi dal blocco delle modifiche unilaterali previsto nel dl Aiuti bis, quindi Antitrust e associazioni dei consumatori nulla possono a riguardo. I dati ci dicono che la spesa annuale di luce e gas per famiglia è in media aumentata di ben 1800 euro, rispetto all’anno precedente. Considerando invece il primo trimestre del nuovo anno con quello dell’anno scorso, parliamo già di bollette in aumento che arrivano addirittura al 46% in più. Ma come avviene questa rimodulazione? Le tariffe sul contratto vengono cambiate per due ragioni (entrambe o soltanto una delle due): modifica del prezzo al termine della promozione con condizioni già predeterminate dal contratto in essere, oppure nuovo prezzo dopo la promo senza condizioni di rinnovo predeterminate dal contratto.

Come difendersi?

Il mercato libero ha tanti contro, ma anche qualche pro.

Innanzitutto, dobbiamo dire che il fornitore ha l’obbligo di informare il cliente dell’aumento in bolletta almeno due mesi prima della rimodulazione. Ciò significa che l’utente avrà modo di visionare le nuove offerte proposte dalla concorrenza. In questo modo avrà quindi la possibilità di esercitare il recesso senza oneri e passare a un nuovo fornitore. Proprio di recente, Arera si sta battendo per offrire ai consumatori la possibilità di passare a un nuovo fornitore in 24 ore.

Si tratterebbe quindi di un’occasione importante che permetterebbe a tutti i cittadini di cambiare velocemente compagnia al fine di risparmiare sempre più. Data la grande concorrenza, infatti, molti fornitori lanciano promo sempre più vantaggiose per accaparrarsi nuovi clienti. Dovremo però entrare nella mentalità di cambiare compagnia ogni tot di tempo al fine di sfruttare le nuove offerte che ci verranno presentate.