Il sole sorge sempre più tardi in questi ultimi giorni di ottobre per cui la domanda che sorge spontanea è: quando diremo addio, anzi arrivederci, all’ora legale? Ebbene, stavolta manca davvero poco. Le lancette dei nostri orologi, infatti, si dovranno spostare un’ora indietro tra due settimane, esattamente nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, alle 3. Così farà giorno già alle 7 ma il buio arriverà prima. Occhio, quindi, alla notte indicata in quanto, come direbbe un simpatico utente Twitter “stanotte cambia l’ora. Quindi tutto quello che farete tra le 2 e le 3 non sarà mai avvenuto”.

Le firme raccolte per fare restare un solo orario

Nel 2022 l’ora legale ha fatto risparmiare alle imprese e alle famiglie circa 420 milioni di kilowattora di energia.

Per contrastare proprio il caro energia e consentire ai cittadini di pagare meno le bollette della luce e gas, la Sima e Consumerismo No Profit hanno chiesto l’istituzione dell’ora legale tutto l’anno. La Società di Medicina Ambientale e l’associazione spiegano infatti che con lo stop permanente si guadagnerebbe 1 ora di luce e calore solare al giorno.

Se si considera che il prezzo del gas è tornato ai massimi da febbraio, ciò potrebbe determinare un risparmio notevole di energia. Inoltre con esso si potrebbero tagliare anche le emissioni climateranti per un totale di 200 mila tonnellate di Co2 all’anno con conseguenze positive sulla salute umana nonché sul portafoglio. Ci sarebbe infatti una riduzione della combustione delle fonti fossili sia per il riscaldamento che per l’illuminazione. Prima dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, la Terna aveva quantificato un risparmio di energia elettrica nei primi sette mesi del 2022 di 420 milioni di kilowattora con l’ora legale e un totale di 1,8 miliardi in quindici anni. E proprio per questo è stato chiesto al Governo di adottare l’ora legale per sempre.

Ora legale addio: ecco l’effetto sulle bollette secondo Sima

Con il nuovo conflitto tra Hamas e Israele, le tariffe elettriche potrebbero salire di nuovo nei prossimi mesi. Ed è questo il motivo per il quale Sima e Consumerismo No Profit tornano a chiedere l’abolizione definitiva dell’ora solare. Con la legale, infatti, in base ai dati diramati dalla Terna, si evince che tra il 2004 e il 2022 in Italia si è consumata meno energia elettrica. Parliamo di circa 10,9 miliardi di kilowattora in meno e in termini economici il risparmio per i cittadini è stato di 2 miliardi di euro circa.

Alessandro Miani, presidente della Società di Medicina Ambientale, ha aggiunto che mantenere per sempre l’ora legale porterebbe benefici anche alla salute pubblica e all’ambiente. Come spiegato, infatti, il taglio di 200 mila tonnellate di anidride carbonica, equivarrebbe a piantare dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi.

L’addio definitivo all’ora solare, inoltre, significherebbe non avere più disturbi del ritmo circadiano durante il passaggio da un orario all’altro. Ricordiamo che con quest’ultimo spesso si hanno effetti negativi sulla salute. Esattamente: problemi di sonno, disturbi dell’umore, problemi digestivi e altri disturbi. Mantenere un ritmo circadiano regolare, con una buona igiene del sonno e abitudini di vita equilibrata, è essenziale per il benessere generale.

Riassumendo…

1. Tra due settimane ci sarà l’arrivederci all’ora legale
2. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre tornerà l’ora solare per cui le lancette degli orologi si dovranno spostare un’ora indietro
3. Sima e Consumerismo No Profit chiedono di abolire definitivamente tale passaggio per una questione di risparmio energetico.

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