Riforma fiscale. Più tempo per pagare le imposte 2024 (per un anno si passa al 31 luglio)

Per consentire a contribuenti di prendere confidenza con il CPB della riforma fiscale, ci sarà più tempo per pagare le imposte 2024
11 mesi fa
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Nel 2024 ci sarà più tempo per pagare le imposte 2024 in saldo e acconto. La novità è contenuta nel decreto legislativo recante disposizioni in materia di procedimento accertativo e di concordato preventivo biennale. Il motivo è proprio l’introduzione del nuovo concordato preventivo biennale, CPB, che permetterà ai contribuenti di accordarsi in anticipo con il Fisco sul reddito e dunque sulle imposte da versare.

Proprio per consentire a contribuenti e ad intermediari di prendere confidenza con tale istituto, per il 2024 ci sarà più tempo per pagare le imposte.

Il concordato preventivo biennale. I tempi per la procedura di accordo

La novità sulla proroga delle imposte come detto, tiene conto del nuovo concordato preventivo biennale che riguarda sia i soggetti ISA effettivi sia i contribuenti in regime forfettario.

L’art.7 del decreto di riforma fiscale, come da dossier ufficiale, chiarisce che:

il presupposto per l’applicazione del concordato preventivo biennale è una proposta formulata dall’Agenzia delle entrate avente a oggetto la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni e del valore della produzione netta, rilevanti, rispettivamente, ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

La procedura di concordato preventivo biennale anche ai fini del pagamento delle imposte 2024, prevede i seguenti passaggi operativi e tempistiche:

  • entro il 15 marzo di ciascun anno, metta a disposizione dei contribuenti o dei loro intermediari appositi programmi informatici per l’acquisizione dei dati necessari per l’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale (il contribuente è tenuto a comunicare alcuni dati ai fini del CPB);
  • entro il quinto giorno successivo a quello di invio da parte del contribuente dei dati, l’Agenzia delle entrate elabora e comunica la proposta di concordato;
  • il contribuente può aderire alla proposta di concordato preventivo biennale fino alla scadenza del termine di versamento delle imposte.

La proposta di concordato è elaborata dall’Agenzia delle entrate tenuto conto dei dati dichiarati dal contribuente entro e non oltre il decimo giorno precedente il termine per il versamento del saldo dell’imposta sui redditi e dell’Irap.

Dunque, la procedura di CPB è strettamente collegata alla scadenze delle imposte sui redditi di norma fissate al 30 giugno (saldo e 1° rata acconto) e al 30 novembre (2° rata o unica rata di acconto).

Riforma fiscale. Più tempo per pagare le imposte 2024 (per un anno si passa al 31 luglio)

Lo stesso decreto che introduce il CPB, prevede, all’art.37, il differimento delle imposte 2024. Ossia del termine del versamenti del saldo e del primo acconto per il primo anno di applicazione del CPB.

Solo per il 2024 si passa dal 30 giugno al 31 luglio.

La spiegazione sta nel fatto che il legislatore vuole consentire ai contribuenti e ai loro intermediari di prendere più tempo con la novità del CPB.

La proroga riguarda tutti i contribuenti che, contestualmente:

  • esercitano, in forma di impresa o di lavoro autonomo, tali attività prescindendo dal fatto che gli stessi applichino o meno gli ISA;
  • dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun ISA, dal relativo decreto ministeriale di approvazione.

Dunque, ricorrendo tali condizioni, si applica anche ai contribuenti che, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023: applicano il regime forfetario, articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190; determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfetari; ricadono nelle altre cause di esclusione dagli ISA.

In attesa di conferme ufficiali, è ragionevole pensare che il CPB cosi come la proroga si applichi anche alle partite iva in regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità di cui all’articolo 27, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98.

Non sarà necessario versare alcuna maggiorazione.

Riassumendo…

  • La riforma fiscale introduce il Concordato preventivo biennale, CPB;
  • ci sarà più tempo per pagare le imposte 2024;
  • ciò per consentire ai contribuenti di prendere confidenza con la procedura di CPB.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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