Quando si decide di investire sul mercato obbligazionario, si punta essenzialmente a ottenere reddito costante nel corso del tempo. Le finalità speculative sono più attinenti ad altri asset come le azioni. Ma le scadenze lunghe possono rivelarsi ottimali per coloro che si mostrano più propensi al rischio. Un esempio lo offre il rendimento di questo bond zero coupon (ISIN: XS2993970925) in così pochi mesi. L’emissione risale solamente al febbraio scorso e fu tenuta dalla Società finanziaria internazionale – IFC nell’acronimo inglese -, un’agenzia che fa capo alla Banca Mondiale.
Prezzo di emissione molto basso
Un bond zero coupon offre rendimento esclusivamente tramite variazioni di prezzo, essendo per definizione sprovvisto di cedole.
Per questa ragione le quotazioni tendono a risultare molto basse, specie se la durata residua è ancora elevata. Il prezzo di emissione di questa obbligazione fu di appena 15,50 centesimi. In pratica, l’investitore a febbraio pagò solo il 15,50% del valore nominale del titolo con scadenza 4 febbraio 2045. Si tratta, quindi, di una scadenza ventennale.
Attenzione alla valuta di denominazione, che è il peso messicano. E anche per questo il rendimento dello zero coupon all’emissione è risultato relativamente elevato: 9,77%. Il calcolo avviene con la formula del tasso composto. Dato il tasso di cambio di 21,74 di allora, avremmo speso 178,24 euro per acquistare un lotto minimo negoziabile di 25.000 pesos al prezzo iniziale. Oggi, potremmo rivendere ad una quotazione di mercato di 20,10 centesimi. Può sembrare una variazione minima, ma stiamo parlando di 4,60 centesimi sui 15,50 pagati: +29,7%.
Movimenti del cambio favorevoli
E nel frattempo il tasso di cambio con l’euro si è apprezzato, pur di poco, scendendo a un rapporto di 21,47.
Dal calcolo emerge che il valore del lotto di cui sopra risulterebbe salito a 234,05 euro. Il rendimento dello zero coupon è stato, quindi, di oltre il 31% in appena otto mesi. Se, invece, volessimo calcolare il rendimento alla scadenza, troveremmo che sia sceso all’8,66%. Rispetto all’emissione parliamo di una variazione negativa dell’1,10%. L’elevata “duration”, che nel caso di uno zero coupon coincide con la durata residua del bond, fa sì che anche piccole variazioni del rendimento facciamo impennare o sprofondare le quotazioni.
Rendimento zero coupon con trend di lungo periodo
Ovviamente, questi sono stati mesi particolarmente fortunati per coloro che hanno investito sul titolo all’emissione. Se il cambio fosse andato nella direzione opposta, saremmo qui a discutere di perdite o di guadagni contenuti. Guardando all’andamento dell’ultimo ventennio, ci accorgiamo che i pesos messicani si sono deprezzati contro l’euro di circa il 40%, pari a una media del -1,70% all’anno. Supponendo che questo fosse l’andamento anche dall’emissione alla scadenza del bond, il rendimento effettivo dello zero coupon sarebbe del 7%.
Anche in questo caso andrebbe molto bene a un ipotetico investitore dell’Eurozona. A febbraio un Bund a 20 anni offriva all’incirca il 2,60%, per cui lo spread effettivo a posteriori risulterebbe del 4,40% all’anno. Il rischio di credito è praticamente nullo, dato il rating tripla A assegnato all’emittente.
Il rischio concreto, oltre a quello valutario, è che i tassi globali risalgano e minaccino proprio i prezzi dei bond a lunga scadenza. Ecco perché questo zero coupon debba considerarsi un investimento con orizzonte medio-lungo, sebbene il rendimento stellare di questi mesi possa far pensare diversamente.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
