Quante vale oggi un buono postale di 8 milioni di lire del 1985?

Ho un tasca un buono fruttifero postale sottoscritto a novembre 1985 di 8 milioni di lire e della serie P. Quanto vale oggi?
2 anni fa
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Buono fruttifero postale febbraio 2024
foto @ pixabay

Chi ha nel cassetto un buono fruttifero postale del 1985 si chiede quanto vale adesso. La risposta a questa domanda la fornisce Cassa Depositi e Prestiti che mette a disposizione dei risparmiatori un calcolatore per conoscere l’entità di quello che si ricaverà.

È però omessa dal calcolo l’imposta di bollo che è calcolata ogni anno al 31 dicembre se il portafoglio buoni è superiore a 5000 euro. Si ricorda che l’aliquota si applica solo da 2012 ed è dello 0,10% per tale anno, dello 0,15% per il 2013 e dello 0,20% per il 2014.

Inoltre è di minimo 43,20 euro per gli anni 2012 e 2013 e massimo di 1200 euro per il 2012.

I rendimenti dei buoni fruttiferi postali degli anni ottanta erano tra i più alti e quindi sicuramente con il titolo in proprio possesso, ci si potrà concedere un piccolo desiderio come un bel week-end all’estero insieme alla propria famiglia. Quanto vale, allora un buono fruttifero postale sottoscritto a novembre del 1985?

Come funziona il calcolatore di Cassa Depositi e Prestiti?

Se si ha nel cassetto un buono fruttifero postale del mese di novembre 1985, sicuramente esso sarà un titolo ordinario. In quegli anni, infatti, questi buoni duravano trent’anni e offrivano tassi di interesse niente male. Adesso durano, invece, vent’anni e gli interessi massimi arrivano al 2,50% grazie all’aggiornamento di ottobre scorso, altrimenti i tassi sarebbero stati ancora più bassi.

Cdp ha preso, infatti, la decisione di aggiornare tutti i tassi per colpa dell’inflazione che non accenna ad arretrare. I dati Istat comunicano che a ottobre essa è stata uguale al +8% per l’indice generale e al +3,7% per la componente fondo.

Per calcolare il valore del proprio buono fruttifero postale mediante il sito di Cassa Depositi e Prestiti va inserita la tipologia di titolo in possesso e in questo caso “ordinario” e poi la data di sottoscrizione. Ad esempio si potrà inserire quella del 9 novembre 1985.

Si dovrà poi inserire la cifra ovvero 8 milioni di lire e la data di scadenza. Si potrà lasciare anche quella odierna.

Il calcolo

Inserendo i valori del nostro buono fruttifero postale del 1985, sapremo da Cdp che si tratta di un titolo della serie P convertito ai tassi della serie Q a partire dal 1° gennaio 1987. Gli interessi lordi che matureranno saranno di 56.761,79 euro mentre il montante liquidato sarà di 60.893,45 euro. Cdp informa inoltre il cliente che il titolo in suo possesso andrà in prescrizione il 31 dicembre 2025 e quindi tra poco più di due anni.

Si dovrà prestare la massima attenzione a questa data in quanto, quando scatterà la prescrizione, non si avrà diritto né a recuperare la somma investita e nemmeno gli interessi. Il regalo che ci si era prefigurati di ricevere, quindi, potrebbe non arrivare se non si controlleranno bene i titoli che si hanno custoditi gelosamente nel cassetto.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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