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Oggi: 05 Dic, 2025

La produzione industriale italiana risale a settembre, ma da Lehman segna un pesante -20%

La risalita della produzione industriale italiana nel mese di settembre non deve sviarci dal quadro negativo di lungo periodo.
3 settimane fa
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Produzione industriale italiana
Produzione industriale italiana © Licenza Creative Commons

Torna a crescere la produzione industriale italiana, che nel mese di settembre segna un rialzo dell’1,5% annuale e del 2,8% mensile (indice destagionalizzato). Sono i dati pubblicati oggi dall’ISTAT, che notano grossi incrementi tendenziali per fabbricazione di computer e prodotti elettronici (+12,3%), industrie alimentari, bevande e tabacco (+9,2%) e la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,8%). Male, invece, abbigliamento, tessile, pelli e accessori (-4,4%), industria del legno, carta e stampa (-4,1%) e fabbricazione di prodotti chimici (-4%).

Ripresa, malgrado i dazi USA

La produzione industriale italiana su base annua era stata in calo dopo il gennaio del 2023 e fino al marzo di quest’anno. Nel semestre tra aprile e settembre, invece, è stata in rialzo per tre volte e in calo altrettanto. Pur tra molte incertezze, quindi, sembra che la fase più acuta della crisi sia alle spalle. Paradossale che la risalita stia avvenendo proprio da quando l’amministrazione Trump ha annunciato maxi-aumenti dei dazi sulle importazioni di merci dal resto del mondo.

Stando ai primi segnali, tuttavia, le esportazioni italiane negli Stati Uniti non ne avrebbero ancora sofferto. E forse è anche questo dato ad avere contribuito al quadro più roseo per la produzione industriale negli ultimi mesi. Attenzione, però, a perdere di vista la tendenza di lungo periodo. Dal mese di settembre del 2008, quando esplose la crisi finanziaria mondiale con il crac di Lehman Brothers, l’indice in Italia ha segnato una contrazione del 20,3%.

Produzione industriale dal 2008 persa per sempre

In tutti questi anni, salvo la caduta in pandemia, la capacità produttiva delle imprese è rimasta sostanzialmente invariata attorno al 75%.

Questo ci segnala che quel -20% di produzione industriale patito dal 2008 sia diventato un dato strutturale. In pratica, molte imprese hanno chiuso e quelle che sono rimaste sul mercato hanno ridotto la loro capacità produttiva massima. Non basterebbe un aumento dei consumi interni e delle esportazioni per tornare ai livelli pre-Lehman, a meno di incrementare l’utilizzo degli impianti attuali fin quasi al massimo del potenziale. In conclusione, senza investimenti fissi lordi aggiuntivi non vedremo risalire i livelli produttivi.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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