È possibile il rimborso parziale dei buoni fruttiferi postali?

Il rimborso parziale dei buoni fruttiferi postali di Poste Italiane è possibile? Ecco perché la risposta è in parte.
2 anni fa
1 minuto di lettura
Educazione finanziaria: consigli per gestire le proprie finanze

Gli esperti consigliano di non lasciare i propri soldi sul conto corrente ma investirli. Il motivo? L’inflazione che erode le somme tenute parcheggiate. Significa che con lo stesso denaro nel futuro si potranno acquistare meno cose e accedere a meno servizi. In che cosa investire allora?

I buoni fruttiferi postali sono tra i prodotti sicuramente più amati dagli italiani perché garantiti dallo Stato e perché non hanno costi né per la sottoscrizione e nemmeno per il rimborso.

Ma, se c’è la necessità di chiedere il rimborso parziale di una parte del capitale per un qualsiasi problema è possibile? La risposta è non sempre, dipende dalla tipologia del buono.

Ecco maggiori dettagli in merito.

Il rimborso parziale dei bfp

È possibile il rimborso parziale dei buoni fruttiferi postali ma solo di quelli dematerializzati purché si tratti di multipli di 50 euro. Fanno eccezione i bfp 7Insieme e quelli Impresa.

I buoni cartacei, invece, sono caratterizzati dall’indivisibilità per cui non è possibile chiedere il rimborso soltanto di una parte.

Ma che differenza c’è tra i titoli cartacei e quelli dematerializzati? Ebbene, per i primi il sottoscrittore riceve un titolo cartaceo in fase di sottoscrizione che deve custodire gelosamente perché è necessaria la sua presentazione al momento del rimborso anticipato o alla scadenza. Attenzione il rimborso anticipato non è uguale al rimborso parziale, con il primo si chiede infatti la restituzione di tutta la cifra più gli interessi prima della scadenza mentre con il secondo soltanto una parte. È necessario quindi custodire gelosamente questa tipologia di buono.

Ci sono poi quelli in forma dematerializzata che sono rappresentati solo da una scrittura contabile che viene effettuata su conto di regolamento. Quest’ultimo può essere un libretto di risparmio postale o un conto corrente BancoPosta. I buoni fruttiferi postali che si sottoscrivono, quindi, devono avere la stessa intestazione del relativo conto di regolamento.

Il vantaggio è che quando si fa richiesta di rimborso, sia essa anticipata o a scadenza, l’accredito della cifra maturata avviene direttamente sul conto di regolamento che quindi non si può estinguere se ci sono titoli in essere.

L’offerta Supersmart

Per sottoscrivere buoni fruttiferi postali de materializzati è necessario avere un conto di regolamento che può essere come abbiamo detto un libretto di risparmio o un conto BancoPosta. Se si sceglie di aprire il primo di tipo Smart si può anche accedere all’offerta Supersmart.

Quest’ultima permette di ottenere un tasso di interesse più alto a scadenza sulle somme accantonate di minimo 1000 euro. Al momento ci sono due offerte disponibili: c’è quella per tutti che si chiama Supersmart 180 giorni e offre un tasso di interesse lordo al termine del’1,50%.

C’è poi la Supersmart 270 giorni che dura tale arco temporale e permette di ricevere un tasso lordo del 3% ma solo se si effettua nuova liquidità.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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