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Oggi: 15 Nov, 2025

Perché la pensione di quota 103 sarà bloccata per i contribuenti?

Dal 2026 si cambia, ecco perché la pensione di quota 103 sarà bloccata per i contribuenti e cosa il governo potrebbe fare.
3 mesi fa
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Perché la pensione di quota 103 sarà bloccata per i contribuenti
Foto © Investireoggi

Probabilmente il 2025 segnerà la fine di una formula di pensionamento che ha avuto grande successo dal 2019: la pensione per quotisti.
Fu il governo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte a introdurre per la prima volta, nel 2019, una misura di questo genere: la Quota 100.

Questa misura consentì, non senza polemiche sulla sostenibilità per le casse statali, a molti contribuenti di anticipare il pensionamento.
Ma Quota 100 non esiste più, perché, dopo il triennio di sperimentazione, il governo decise di sostituirla con altre misure simili ma con requisiti differenti.

Oggi, l’ipotesi più plausibile è la fine definitiva dell’esperienza delle misure per quotisti.
Ma perché si è arrivati a questo punto?

Perché la pensione di Quota 103 sarà bloccata per i contribuenti e quali sono i motivi

Chi si chiede perché la pensione di Quota 103 sarà bloccata deve prima capire da dove si parte.


Quota 100 era una misura molto favorevole, sia per i requisiti di uscita, sia per le regole di calcolo della pensione.

Proprio per questo vantaggio per i contribuenti, fu considerata dannosa per le casse dello Stato, perché minava i conti dell’INPS, dato l’elevato numero di richieste.
Si poteva uscire con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi, con una pensione calcolata come quella ordinaria, senza penalità.

Lo stesso avvenne con la Quota 102, introdotta nel 2022 al posto della Quota 100, ma con requisito anagrafico aumentato di due anni: da 62 a 64 anni. L’obiettivo era chiaro: ridurre l’impatto della misura sulla spesa pubblica.

Rimandando l’accesso di due anni, il danno previdenziale si riduceva.
Su questa scia, nel 2023 fu introdotta la Quota 103, con un inasprimento dei requisiti contributivi:

  • da 38 a 41 anni di contributi;
  • età minima tornata a 62 anni;
  • maggiore selettività nell’accesso.

Ecco come si è arrivati alla pensione con Quota 103

Il vero cambiamento per la Quota 103 arrivò nel 2024, quando la misura, già limitata da diversi vincoli, divenne poco appetibile per la maggioranza dei contribuenti.

Le misure per quotisti con Quota 103 si sono trasformate in uscite ad alta penalizzazione, questi i perché.

  1. Vige il divieto di cumulo tra redditi da pensione e redditi da lavoro, sia subordinato che autonomo.
    • Chi lavora rischia la sospensione della pensione.
  2. È consentito solo il lavoro autonomo occasionale, con reddito massimo di 5.000 € annui.
  3. L’assegno non può superare 4 volte il trattamento minimo.
  4. Il calcolo della pensione è interamente contributivo, quindi più penalizzante.

Cosa cambierà adesso con lo stop alla misura

Queste penalizzazioni hanno reso la Quota 103 una misura quasi inutilizzabile, adatta solo a chi si trova senza alternative, come:

  • chi ha perso il lavoro;
  • chi vede nella pensione l’unica via per risolvere le proprie difficoltà.

Chi ha possibilità diverse, invece, evita Quota 103 come la peste. Non a caso, solo 1.153 contribuenti hanno scelto questa via di uscita in un anno intero: un numero irrilevante, che conferma come la misura serva a pochissimi.

Per questo motivo, si pensa alla sua cessazione, magari sostituendola con una pensione a 64 anni estesa a tutti, oggi riservata solo ai contributivi puri.

L’idea sarebbe introdurre una nuova misura che permetta di andare in pensione con:

  • 64 anni di età;
  • 25 anni di contributi;
  • pensione minima pari a 3,2 volte l’assegno sociale, per evitare il fenomeno dei pensionati poveri.

Ecco spiegato perché la pensione di Quota 103 sarà bloccata per i contribuenti.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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