La manovra di Bilancio ha di fatto cancellato dal sistema previdenziale due misure in scadenza il 31 dicembre 2025, che non sono state confermate: si tratta di Quota 103 e Opzione Donna.
Al contrario, l’Ape Sociale è stata rinnovata anche per il 2026.
Tuttavia, al netto delle novità introdotte dalla nuova legge finanziaria, esistono ancora oggi — ed entro il 2025 — possibilità di pensionamento anticipato particolarmente favorevoli, che consentono di uscire dal lavoro prima dell’entrata in vigore delle eventuali nuove regole.
In risposta ai numerosi quesiti che arrivano in redazione da lettori desiderosi di capire quali misure di pensione anticipata siano ancora attive, è bene precisare che ce ne sono almeno due da analizzare con attenzione.
>Si tratta di soluzioni che permettono di andare in pensione a 62 o a 65 anni, ma solo per determinate categorie di lavoratori e a precise condizioni.
Due possibili pensioni a 62 o 65 anni da chiedere entro il 31 dicembre 2025
Si può andare in pensione molto prima dei 67 anni canonici anche con carriere contributive di 20 anni o poco più. In un caso, che analizziamo di seguito, è possibile anticipare la pensione di vecchiaia grazie a specifiche agevolazioni previste per le donne con figli. Purché iscritte alla previdenza obbligatoria dopo il 31 dicembre 1995.
Per queste lavoratrici è previsto uno sconto di 4 mesi per ogni figlio avuto. E fino a un massimo di 16 mesi per chi ha avuto 4 o più figli.
In altre parole, una lavoratrice che rientra interamente nel sistema contributivo puro (cioè con primo accredito successivo al 1995) può anticipare l’uscita dal lavoro grazie a questa norma, che il governo ha potenziato nel 2025.
Infatti, fino al 2024 lo sconto massimo era di 12 mesi per chi aveva avuto almeno 3 figli.
Oggi, invece, è aumentato a 16 mesi, ampliando così la possibilità di andare in pensione prima del previsto.
Ecco le tante vie di uscita anticipate ancora disponibili nel 2025 per le pensioni
Questo sconto contributivo è riservato esclusivamente alle lavoratrici nel sistema contributivo puro. E può essere applicato sia alla pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni, sia alla pensione anticipata contributiva a 64 anni.
Nel primo caso, si tratta della pensione accessibile con almeno 5 anni di contributi effettivi. Mentre nel secondo si parla della misura che consente di uscire a 64 anni con 20 anni di versamenti. E un importo minimo pari a 3 volte l’assegno sociale.
Per le pensioni di vecchiaia ordinarie nel sistema contributivo, lo sconto può consentire uscite a 65 anni e 8 mesi, 66 anni, 66 anni e 4 mesi. O anche a 66 anni e 8 mesi, a seconda del numero di figli.
Lo stesso meccanismo si applica anche alle altre misure di pensione anticipata.
Pertanto, chi ha diritto alla pensione di vecchiaia a 71 anni potrebbe uscire già a 69 anni e 8 mesi, se ha avuto almeno 4 figli.
Negli altri casi, si sale progressivamente a 70 anni, 70 anni e 4 mesi o 70 anni e 8 mesi.
Per quanto riguarda le pensioni anticipate, una lavoratrice con 4 o più figli può invece accedere alla pensione già a 62 anni e 8 mesi. Ciò con i consueti scatti di 4 mesi per figlio.
È importante sottolineare che queste soluzioni sono già attive oggi. E che le pensioni a 62 e 65 anni si possono ottenere anche entro il 2025, restando in vigore almeno fino al 2026.