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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensioni 2026: più persone potranno andare in pensione e importi in aumento, ecco come

Buone notizie in arrivo per le pensioni del 2026, importi in crescita per chi la prende già e requisiti favorevoli per chi ci deve andare.
3 mesi fa
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pensione 2026
Foto © Investireoggi

Sarà un 2026 per le pensioni quello che attende gli italiani? A vedere bene ciò che si dice sulle pensioni future probabilmente la risposta è affermativa. Senza voler generare false aspettative o illusioni particolari, il nostro ragionamento nel breve periodo guarda alle cose positive che il 2026 potrebbe riservare. Infatti il nero che c’è all’orizzonte sulle pensioni guarda agli anni futuri, a partire da quel 2027 che segnerà probabilmente un inasprimento delle regole di calcolo contributive delle pensioni e forse pure un inasprimento dei requisiti anche se dal governo fanno sapere di essere propensi alla salvaguardia. Resta il fatto che il 2026 dovrebbe essere, salvo cose davvero strane e ad oggi difficili da ipotizzare, un anno positivo.

Sia per le pensioni già in essere, che saliranno di importo. E sia per i pensionamenti, che vedranno più persone che potranno accedere alla pensione.

Pensioni 2026: più persone potranno andare in pensione e importi in aumento, ecco come

Partiamo dagli importi di chi la pensione già la prende. Importi che saliranno nel 2026 ma per una questione oggettiva che potremmo definire fisiologica. Infatti ogni anno le pensioni si adeguano al tasso di inflazione. Se aumenta il costo della vita devono aumentare anche le pensioni. E se una pensione perde potere di acquisto per via dell’inflazione, ecco che si applica il meccanismo della perequazione. Che dal 2025 (e sarà così anche nel 2026) ha un sistema più favorevole rispetto al passato.

Infatti fissato il tasso di inflazione dall’ISTAT, questo tasso di inflazione viene usato dall’INPS per ricalcolare i trattamenti a gennaio dell’anno successivo. L’inflazione al 100% viene applicata in aumento sulle pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo.

Parliamo più o meno di pensioni da 2.400 euro al mese. Per la parte di pensione superiore e fino a circa 3.000 euro (5 volte il minimo, la percentuale di Inflazione applicata è ridotta al 90%. Per la parte di pensione ancora sopra, la percentuale scende al 75%. Ma che inflazione c’è stata e che inflazione verrà usata a gennaio prossimo.

Come abbiamo già spiegato in precedenti articoli, l’inflazione ad agosto secondo le stime dell’ISTAT è stata dell’1,7%. Essendo un tasso di previsione quello attuale, mancando ancora l’ultima parte dell’anno, se la media resterà la stessa, sarà di oltre il 2% l’inflazione e almeno fino a 4 volte il trattamento minimo tutte le pensioni caleranno del 2% o più.

Le nuove misure del 2026 aumentano le opportunità

Per quanto concerne invece chi in pensione deve ancora andarci, ecco che i progetti dell’attuale governo se andranno in porto potranno determinare maggiori pensionamenti rispetto ad oggi. Gente che non sarebbe potuta andare in pensione probabilmente ci andrà se il governo metterà in funzione due novità molto importanti.

Chi ha iniziato a versare contributi prima del 1996 ed è nato nel 1962, nel 2026 non potrà andare in pensione stando alle regole attuali. Perché a 64 anni non c’è pensione con 20 anni di contributi per chi vanta una carriera cominciata prima del 1996 mentre per gli altri si, sempre che però questi ultimi raggiungano una pensione pari a 3 volte l’assegno sociale, altrimenti nulla da fare anche per loro.

Nel 2026 però, con 25 anni di contributi le possibilità di pensionamento a 64 anni potrebbero aprirsi anche per quelli oggi esclusi. In primo luogo perché anche a chi ha una carriera iniziata prima del 1996 verrà estesa la possibilità. E poi perché per arrivare a maturare una pensione pari a 3 volte l’assegno sociale, sarà data la possibilità di usare anche la previdenza integrativa e perfino il TFR.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.