Gli affari per il Vaticano vanno decisamente meglio ora che c’è Papa Leone, a giudicare da quello che è il bilancio chiuso dallo IOR. Con l’inizio del nuovo pontificato l’attenzione dei media si concentra anche sullo stato delle finanze vaticane. A emergere con forza è la performance economica dello IOR, l’Istituto per le Opere di Religione, che ha chiuso l’anno fiscale 2024 con un utile netto pari a 32,8 milioni di euro. Un risultato in crescita rispetto all’anno precedente, accompagnato da un dividendo che, come da tradizione, verrà trasferito al Santo Padre per sostenere le attività religiose e caritative della Santa Sede.
Dividendo in aumento: 13,8 milioni per Papa Leone XIV
Tra i dati che hanno destato maggiore interesse, vi è l’importo destinato al nuovo Papa. Papa Leone XIV riceverà un dividendo pari a 13,8 milioni di euro, una cifra leggermente superiore a quella ricevuta da Papa Francesco un anno fa, pari a 13,6 milioni. Il dividendo viene calcolato in proporzione agli utili netti realizzati dallo IOR e destinato, secondo prassi, al sostegno delle missioni e delle opere di beneficenza promosse dal Vaticano in tutto il mondo.
La differenza rispetto al passato è minima in termini numerici, ma significativa per ciò che rappresenta simbolicamente: è il primo dividendo ufficialmente destinato al nuovo pontefice, entrato in carica nel 2024.
IOR in salute, ma la Santa Sede è in difficoltà
Come si suol dire, non è tutto rose e fiori. Se lo IOR mostra una certa stabilità, con una crescita del margine di interesse (+5,8%) e delle commissioni (+13,2%), la situazione economica generale del Vaticano rimane complessa. Il bilancio consolidato della Santa Sede al 31 dicembre 2023 presenta un disavanzo strutturale di circa 70 milioni di euro.
A pesare sono diversi fattori: gli effetti residui della pandemia, alcune scelte gestionali contestate, la riconversione etica degli investimenti e le minori entrate da attività immobiliari e donazioni.
Questa contraddizione tra la solidità dello IOR e le difficoltà generali del bilancio pontificio rappresenta una sfida concreta per Papa Leone XIV, chiamato non solo a guidare spiritualmente la Chiesa cattolica, ma anche a impostare una strategia di lungo periodo per risanare i conti.
Il compito di Papa Leone XIV: trasparenza e rigore
Con l’eredità di una gestione economica non priva di ombre, Papa Leone XIV si trova a dover proseguire nel percorso di riforma e trasparenza iniziato dai predecessori. La missione è duplice: da un lato mantenere alta la credibilità finanziaria della Santa Sede presso i partner e le istituzioni internazionali, dall’altro trovare un equilibrio sostenibile tra spese e entrate, senza intaccare le attività pastorali e di solidarietà.
La cifra ricevuta dallo IOR non rappresenta un patrimonio personale del pontefice, ma una risorsa amministrata dalla Santa Sede secondo criteri di utilità pubblica e religiosa. Tuttavia, resta simbolicamente rilevante in un momento in cui si moltiplicano le richieste di maggiore sobrietà da parte del mondo ecclesiale.
Il 2025 si apre dunque con un quadro ambivalente: da una parte la solidità dello IOR, che conferma la sua funzione di sostegno finanziario affidabile; dall’altra, la fragilità economica complessiva del Vaticano, che richiede interventi strutturali.
Papa Leone XIV si trova a guidare la Chiesa in un contesto non solo spirituale ma anche finanziario complicato, dove ogni decisione economica può avere un impatto globale. Il dividendo ricevuto, sebbene positivo, non cancella il disavanzo ereditato. Anzi, pone l’accento su una realtà in cui sarà necessario agire con pragmatismo e trasparenza, per restituire solidità al bilancio e fiducia all’esterno.
I punti chiave.
- Papa Leone XIV riceverà un dividendo di 13,8 milioni di euro dallo IOR.
- L’utile netto dell’Istituto nel 2024 è salito a 32,8 milioni.
- Il Vaticano resta in rosso: disavanzo da 70 milioni e sfide economiche aperte.