Unicredit torna ad emettere bond a tasso variabile. Il gruppo bancario italiano, dopo la pubblicazione dei brillanti dati dell’ultimo trimestre, ha dato il via al collocamento di un prestito obbligazionario subordinato a tasso variabile con durata decennale. Si tratta in particolare di un bond Tier II destinato ai risparmiatori retail che potrà essere sottoscritto fino al 27 febbraio2015. Il bond bancario ha durata decennale e paga un tasso variabile pari all’Euribor a 3 mesi + 275 punti base. L’Ad Federico Ghizzoni, in occasione della presentazione dei conti, ha indicato come ammontare del collocamento una cifra di 1,7 miliardi, sottolineando la volontà di colmare il vuoto dovuto all’esclusione degli strumenti Tier2 amortising dal Total capital ratio, in base all’approccio conservativo adottato dalla banca.

  Obbligazioni Unicredit TV 2015-2025 Tier 2   La nuova obbligazione Unciredit è subordinata, classificata come Lower Tier II, ed è sottoscrivibile per importi minimi di 10.000 euro nominali (IT0005087116). Il bond frutterà interessi indicizzati al tasso Euribor trimestrale maggiorato del 2,75% fino al mese di maggio 2025 quando verrà rimborsato in unica soluzione dall’emittente, salvo richiamo anticipato. Le cedole saranno corrisposte su base trimestrale il 3 febbraio, 3 maggio, 3 agosto e 3 novembre di ogni anno. Il prezzo di emissione – come indicato nel prospetto informativo – è 100%. I titoli sono acquistabili fino al 27 febbraio 2015, salvo chiusura anticipata dell’offerta, per poi essere negoziati sul mercato ufficiale Euro TLX a partire dal 3 marzo 2015. L’ammontare di obbligazioni che Unicredit si è prefissato di collocare nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta della banca potrà salire fino a 2,5 miliardi di euro in caso di forte richiesta da parte del pubblico indistinto.   Ghizzoni: capitale tornerà a crescere   [fumettoforumright]Il capitale di Unicredit tornerà a crescere nei prossimi mesi “sia grazie alla generazione di utili sia per l’attività di M&A”. Lo ha affermato l’a.d. Federico Ghizzoni, durante una conferenza di commento ai risultati riportati dall’istituto nel 2014.
Unicredit ha avuto nel corso dell’ultimo trimestre un effetto negativo sul capitale per via della crisi Russia e in particolare dalla repentina svalutazione del rublo. Un effetto che tuttavia è stato mitigato da quello che Ghizzoni ha definito “un hedging naturale molto importante”, rappresentato da risultati “eccellenti sul Centro Est Europa. Sul fronte cessioni di assets, il Cda di Unicredit ha dato il via libera alla cessione a Fortress di Uccmb, banca del gruppo specializzata nei crediti deteriorati. Ora l’operazione deve ora essere soltanto finalizzata con la firma dei vari contratti, passaggio che potrebbe avvenire già oggi o nei prossimi giorni, dipenderà soltanto dalla logistica. L’operazione consentirà a Unicredit “di ridurre crediti in sofferenza per circa 2,4 miliardi di euro”, ha inoltre aggiunto Ghizzoni, spiegando che “l’impatto su capitale e sul conto economico saranno neutri, poiché capital gain e cessione delle sofferenze che escono assieme a Uccmb si elidono”.