La Polonia è tornata sul mercato obbligazionario con due nuovi titoli di stato. Si tratta di titoli di stato a lunga scadenza collocati lo scorso mese di ottobre e offerti in sottoscrizione a investitori retail, quindi negoziabili per importi minimi di 1.000 euro. Finora negoziabili solo sui circuiti internazionali, i bond polacchi sono stati ammessi anche al segmento EuroMot.

Borsa Italiana ospita, così, dal 17 novembre 2016 sul circuito MOT le due nuove obbligazioni della Repubblica di Polonia anche per soddisfare le esigenze di coloro che intendono diversificare il proprio portafoglio.

Sono infatti molte le domande degli investitori verso titoli di stato di paesi candidati a far parte dell’eurozona che offrono, in tutta sicurezza, occasioni per diversificare il proprio portafoglio. Fra i bond governativi più interessanti e sicuri del panorama europeo, segnaliamo quelli della Polonia.

Titoli di Stato Polonia 1% 2028 e 2% 2046

La Repubblica polacca ha infatti già collocato diversi bond a tasso fisso in euro a varie scadenze, già quotati sul MOT. Dal 17 novembre 2016, però, sono disponibili sullo stesso circuito telematico anche obbligazioni con scadenza 2028 e 2046 emesse lo scorso mese di ottobre per 1,25 miliardi di euro e che corrispondono una cedola a tasso fisso rispettivamente del 1% e del 2%. Le obbligazioni (Isin: XS1508566392, XS1508566558), sono negoziabili per importi minimi di 1.000 euro e sono state collocate sulla borsa del Lussemburgo. Il rendimento attuale è pari a 1,63% per il bond 2028 e 2,43% per il bond 2046. Il coupon viene staccato il 25 ottobre di ogni anno e il rimborso è previsto in unica soluzione a scadenza. La Polonia gode di un rating superiore a quello dello stato italiano, per la precisione: A- per Standard & Poor’s e Fitch e A2 per Moody’s.

Crescita economica, la Polonia paese leader nell’UE

Le ultime previsioni della Commissione Europea stimano infatti il Pil polacco in aumento del 3,4% nel 2016. Le previsioni positive sono  dovute  principalmente alla  forte  domanda  interna  sostenuta  dal  miglior andamento del mercato  del  lavoro  e all’aumento del reddito disponibile reale delle famiglie.

Secondo gli analisti l’economia polacca dimostra  una  buona  resistenza  nonostante  i problemi legati principalmente a fattori esterni quali l’incerta situazione geopolitica e gli sviluppi nell’area dell’euro.