ThyssenKrupp torna sul mercato obbligazionario. Il gigante tedesco dell’acciaio, noto anche per la produzione di ascensori, ha collocato nuovi bond per 750 milioni di euro sul mercato domestico. Nonostante ThyssenKrupp abbia registrato una perdita nel primo trimestre dell’esercizio fiscale al 30 settembre 2016 e l’agenzia di rating Moody’s abbia tagliato il giudizio a Ba2, il conglomerato industriale tedesco è riuscito a spuntare ottimi rendimenti fra i risparmiatori retail. Nel dettaglio ThyssenKrupp ha venduto obbligazioni senior unsecured con scadenza marzo 2021 e cedola fissa al 2,75% al prezzo di 99,43.

Il bond (codice ISIN DE000A2AAPF1) paga il coupon una volta all’anno e può essere negoziato per importi minimi di 1.000 euro. Quotato sulla borsa di Francoforte, l’obbligazione ThyssenKrupp AG 2,75% 2021 è acquistabile anche presso Borsa Italiana, circuito telematico ExtraMOT al prezzo di 100,50. L’obbligazione è callable dal 2018 e andrà a rimborso per intero a scadenza.    

ThyssenKrupp in perdita nel primo trimestre

  ThyssenKrupp, penalizzata per lo piu’ dalla debolezza delle attività siderurgiche, ha registrato nel trimestre una perdita netta di 23 milioni di euro, contro l’utile di 54 milioni di un anno fa e ben al di sotto dei 40 milioni di profitti attesi dagli analisti. I ricavi sono inoltre scesi del 5% a 9,55 miliardi per effetto del calo dei volumi e dei prezzi registrato dalle divisioni siderurgica e dei materiali. La contrazione dei prezzi e la conseguente pressioni dei margini hanno determinato un calo del 26% dell’utile operativo adjusted a 234 milioni. Da quando nel 2011, dopo uno scandalo per corruzione, il timone dell’azienda tedesca e’ passato nelle mani dell’amministratore delegato Heinrich Hiesinger, il gruppo ha avviato una strategia di diversificazione per ridurre la dipendenza dalle attività siderurgiche e aumentare l’esposizione al comparto dei beni di capitale, dove sta per esempio sfruttando la leadership nel campo degli ascensori. Hiesinger e’ riuscito a riportare in utile il gruppo tedesco negli ultimi due esercizi fiscali ma rimangono ancora molte sfide da affrontare, come l’elevato debito netto, peraltro salito al 31 dicembre da 4,2 miliardi a 4,4 miliardi, e’ il continuo declino dei prezzi dell’acciaio a livello globale.