Puntare su un ex decennale per incassare un rendimento sopra il 4%? Il bond che vi presentiamo in questo articolo è il BTp con scadenza 1 dicembre 2031 e cedola lorda 0,95% (ISIN: IT0005449969). La sua prima emissione risale al 2021 e avvenne in condizioni di mercato totalmente differenti da quelle attuali. I tassi di interesse erano ancora azzerati, anzi negativi sui depositi bancari presso la Banca Centrale Europea (BCE). I rendimenti stessi erano sottozero fino alle medio-lunghe scadenze e, in generale, avevano registrato i minimi storici nella prima parte dell’anno.

Sappiamo che ormai i tassi di riferimento della BCE sono saliti al 4,25% e forse arriveranno al 4,50% a settembre. I tassi sui depositi bancari sono arrivati al 3,75%. Il BTp 2031 toccava il suo massimo storico nell’agosto di due anni fa, quando la quotazione arrivò a 103,60. In quei giorni, il rendimento decennale scese sotto lo 0,50%, mai così basso nella storia italiana. Oggi, lo stesso bond presenta una quotazione inferiore ai 79 centesimi e offre un rendimento sopra il 4% lordo alla scadenza. E questo, malgrado la sua durata residua di due anni più corta rispetto all’emissione.

Crollo quotazione e boom rendimento

Il BTp 2031 è arrivato a perdere quasi il 30% del suo valore tra i massimi e i minimi. Questi ultimi sono stati toccati nell’ottobre scorso in area 73,60 centesimi. E’ normale che sia accaduto. La cedola è troppo bassa per giustificare l’acquisto con i rendimenti di mercato elevati di questa fase. A meno che, ovviamente, il prezzo non si abbassi al punto da renderlo ugualmente profittevole. Ciononostante, ancora oggi quello 0,95% rapportato ai meno di 79 centesimi equivale a un rendimento lordo corrente o immediato dell’1,20%.

Per fortuna dell’investitore, alla scadenza ci sarà una plusvalenza di circa il 27% lordo. Essa è data dalla differenza tra il prezzo di rimborso alla pari (100) e il prezzo dell’investimento effettivo. Tuttavia, ciò significa anche che, a fronte di un rendimento lordo sopra il 4%, il 70% proviene dalla plusvalenza.

Bisogna aspettare la scadenza per ottenere la gran parte del rendimento offerto dal bond. La cedola incide per una minima parte.

BTp 2031, rendimento netto reale 5% quest’anno

I bond con basse cedole possono essere acquistati anche a scopo speculativo, vale a dire per attenderne la ripresa dei prezzi con il calo dei rendimenti. Per quanto questi ultimi restino alti, già quest’anno il BTp 2031 ha offerto qualche soddisfazione all’obbligazionista. Ad inizio 2023 la quotazione risultava inferiore ai 75 centesimi. Nel frattempo, ha messo a segno un rialzo del 5,45% e l’investitore ha maturato sette mesi e rotti di cedola, qualcosa come lo 0,77% se rapportato al prezzo di acquisto. In definitiva, il rendimento lordo è stato superiore al 6,20% e quello netto ha sfiorato il 5,45%.

Si consideri che nello stesso periodo di tempo i prezzi al consumo in Italia sono cresciuti dello 0,4%. Il rendimento netto reale del BTp 2031 è stato quest’anno del 5%. Non è detto che sarà altrettanto generoso nei prossimi mesi. Né dovremmo immaginare che risalga presto intorno alla pari. Implicherebbe una discesa dei rendimenti a lungo termine sotto l’1%, uno scenario a dir poco inverosimile allo stato attuale.

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