Un altro minibond sbarca a Piazza Affari. Ha infatti preso formalmente il via alle negoziazioni sul mercato ExtraMOT Pro di Borsa Italiana il recente minibond lanciato da De Cecco, noto pastificio abruzzese conosciuto in tutto il mondo. Dal 29 novembre 2018 è infatti quotato sul mercato regolamentato riservato agli operatori professionali e gestito da Borsa Italiana un piccolo prestito obbligazionario da 21 milioni di euro denominato “De Cecco Tf 4,107% Nv 2024 Amort Call Eur”.

Minibond De Cecco 4,107% 2024 callable

Il bond F.lli De Cecco 4,107% 2024 da 21 milioni di euro è stato sottoscritto da investitori istituzionali, fra cui anche CDP (Cassa Depositi e Prestiti), è negoziabile su ExtraMot Pro per tagli da 100.000 euro e stacca la cedola pari al 4,107 % su base semestrale, il 24 maggio e 24 novembre di ogni anno.

Emesso alla pari (Isin IT0005352908), il rimborso del bond è previsto in forma ammortizzata a partire dal 29 maggio del 2021 ogni sei mesi, con estinzione del prestito a scadenza il 24 novembre 2024. L’obbligazione è callable e può essere richiamata dall’emittente prima della scadenza a 100. I proventi derivanti dal prestito obbligazionario saranno utilizzati per finalità generali del gruppo, con specifico riferimento al finanziamento di investimenti in ricerca, sviluppo, innovazione, ambiente ed efficientamento energetico derivanti dal piano di investimenti previsti nel quinquennio 2018-2022.

De Cecco

La storia della De Cecco, primo pastificio mondiale della fascia premium, inizia 132 anni fa in Abruzzo, a Fara San Martino. In questo borgo, Nicola De Cecco produce “la miglior farina del contado”. Il figlio Filippo amplia l¿attività alla produzione di pasta, dando vita, nel 1886, al Pastificio De Cecco che, ad oggi, è tra le poche aziende storiche italiane a poter vantare di essere sempre stata di proprietà della stessa famiglia, come testimoniano i cognomi dell’attuale stato maggiore: il presidente Filippo Antonio De Cecco e i vice presidenti Giuseppe Aristide De Cecco e Saturnino De Cecco. De Cecco ha chiuso il 2017 con 444,9 milioni di euro di ricavi, 47,6 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 226,9 milioni, che include il minbond da 12,5 milioni di euro a struttura bullet (cioé con rimborso in un’unica soluzione alla scadenza) emesso a fine marzo 2017 con scadenza marzo 2022 e interamente sottoscritto allora dal Fondo Sviluppo Export, gestito da Amundi sgr.