Terna ha lanciato lo scorso mese di luglio un nuovo bond a tasso fisso per 1 miliardo di euro. Il collocamento, riservato a investitori istituzionali, è avvenuto nell’ambito del proprio Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da 8 miliardi, a cui è stato attribuito un rating “BBB” da Standard and Poor’s, “(P)Baa1” da Moody’s e “BBB+” da Fitch.

 

Obbligazioni Terna 1,375% 2027

 

Il nuovo bond Terna s.p.a. ha durata 10 anni e scadenza 26 luglio 2027. E’ stato prezzato a 99,02 per un rendimento calcolato in 0,50 bp sopra il midswap.

La cedola è annuale a tasso fisso pari a 1,375% (Isin XS1652866002). L’obbligazione è senior unsecured ed è stata quotata alla borsa del Lussemburgo dove è negoziabile per importi minimi di 100.000 euro. Da inizio agosto, il bond Terna 1,375% 2027 è disponibile anche sulle piattaforme domestiche regolamentate EuroTLX e Mot dove viene scambiato intorno a 100,40. L’operazione di funding da 1 miliardo di euro rientra nei programmi di ottimizzazione finanziaria di Terna al servizio del piano di investimenti del gruppo, pianificati per ammodernare la rete elettrica e realizzare una rete di trasmissione ancora più sostenibile, efficiente ed interconnessa a livello europeo. La strategia di Terna si conferma, infatti, orientata a coniugare sostenibilità e crescita, per favorire la transizione energetica in atto e generare sempre maggiori benefici per il Paese.

 

Terna, utili in crescita del 8,2% nel primo semestre 2017

 

 

Terna ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di 351,3 milioni, pari a una crescita dell’8,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I ricavi, si legge in una nota, si attestano a 1,047 miliardi (+0,7% a/a), l’Ebitda a 794,8 milioni (+2,3% a/a) e l’Ebit a 534 milioni (+4,7%). I costi operativi sono pari a 252,1 milioni (-4,1%). Gli investimenti complessivi effettuati da Terna nei primi sei mesi sono pari a 325,7 milioni, in linea con la guidance 2017 del piano strategico, e si confrontano con i 346,9 milioni del primo semestre 2016.

L’indebitamento finanziario netto e’ pari a 7,942 miliardi, in riduzione di 17,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2016. “I risultati conseguiti nel semestre confermano la solidità economico-finanziaria del gruppo e costituiscono solide basi per poter accelerare il nostro piano di investimenti soprattutto in Italia e valutare nel contempo un miglioramento dell’attuale politica di dividendi – ha dichiarato l’a.d. Luigi Ferraris – Proseguiremo anche nella ricerca di opportunità di crescita all’estero, rispettando sempre una severa disciplina finanziaria e con un limitato assorbimento di capitale“.