L’aumento dei tassi d’interesse ha colpito durante il mercato obbligazionario. I rendimenti si sono adeguati alle mutate condizioni monetarie e i prezzi sono specularmente crollati. Ma il cambio di policy delle banche centrali per contrastare l’inflazione ha avuto anche l’effetto di ridare smalto a titoli in apparenza emessi a condizioni poco gratificanti. Prendiamo le obbligazioni Goldman Sachs con cedola mista e scadenza 26 novembre 2027 (ISIN: XS1241085353). Denominate in euro, furono collocate sul mercato nel 2015, cioè quando i tassi d’interesse erano stati azzerati dalla Banca Centrale Europea e gran parte della curva delle scadenze nell’Area Euro offriva rendimenti negativi.

Oggi, presentano una durata residua di quattro anni e mezzo.

Queste obbligazioni Goldman Sachs offrirono una cedola fissa del 3% lordo annuale (2,22% netto) per i primi due anni. Dal terzo anno in avanti e fino alla scadenza, la cedola diventa variabile. Essa è pari all’Euribor a 3 mesi aumentato dello 0,45%. Quando avvenne l’emissione, esso viaggiava sottozero. Tant’è che il prospetto informativo avvertiva che la cedola annuale sarebbe potuta risultare inferiore allo spread, seppure con limite inferiore pari a zero. E ciò era vero fino a pochi mesi fa, quando i tassi di mercato hanno ripreso a salire velocemente.

Obbligazioni Goldman Sachs con tassi in rialzo

L’Euribor a 3 mesi iniziava il 2022 a -0,57%, mentre oggi sfiora il 3,20%. Ed è così che le suddette obbligazioni Goldman Sachs, che sull’EuroMoT di Borsa Italiana si acquistano a meno di 96 centesimi, offrono attualmente un rendimento lordo annuale in area 4,50%, circa il 3,60% netto. Il tasso di mercato di riferimento per il pagamento della cedola il prossimo 26 novembre è quello vigente due giorni lavorativi prima dell’inizio del periodo di godimento. In base ai dati a nostra disposizione, esso si attestava poco sopra l’1,90%, tasso a cui sommare lo spread dello 0,45%. Dunque, la prossima cedola sarà pari al 2,36% del capitale nominale.

Ma va detto che i “futures” scontano per fine anno un Euribor a 3 mesi in area 3,70%. Questo significa che le obbligazioni Goldman Sachs offrirebbero per il 26 novembre 2024 una cedola molto più alta, cioè in area 4,15%. E considerato che il titolo si acquista a sconto sul mercato, il rendimento alla scadenza salirebbe ulteriormente. Ovviamente, esiste il rischio opposto, vale a dire che, dopo l’impennata di quest’ultimo anno, l’Euribor a 3 mesi torni a ripiegare con altrettanta velocità. Va detto che non è lo scenario ad oggi scontato dal mercato, che prevede anche per i prossimi anni tassi in area 3%.

Altro rischio da non sottovalutare è la scarsa liquidità degli scambi, dato che l’emissione delle obbligazioni Goldman Sachs avvenne per l’importo di appena 50 milioni di euro. In effetti, nell’ultimo anno il controvalore delle transazioni è stato complessivamente inferiore a 450.000 euro, segno che a vendere e comprare siano stati in pochi. Un problema per chi volesse disinvestire prima della scadenza. Si ritroverebbe in balia delle condizioni pretese dalla controparte di mercato.

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