Credit Suisse ha quotato sul MOT di Borsa Italiana una nuova obbligazione a tasso misto. Si tratta per la precisione di un bond da 50 milioni di dollari che corrisponde inizialmente un coupon a tasso fisso del 6% e poi a tasso variabile in base al Libor trimestrale maggiorato di 0,25%. Il nuovo bond Credit Suisse in dollari (codice ISIN XS1532610323) ha una durata di 10 anni ed è negoziabile per importi minimi di 1.000 dollari con multipli analoghi. Il rimborso, salvo possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente,  è previsto in forma integrale il 9 gennaio 2027.

Gli interessi del bond Credit Suisse vengono corrisposti nella misura del 6% annuo per i primi 24 mesi, poi in base all’andamento del tasso Libor trimestrale con spread di 0,25% e con un minimo (floor) fissato a zero. Ne consegue che l’investitore potrebbe non ricevere interessi per il periodo successivo al 2019 se i tassi USA dovessero scendere.

Credit Suisse, il rating del bond resta elevato nonostante le difficoltà

Il rating di Credit Suisse è A per Standard & Poor’s e Fitch, A2 per Moody’s. Il gruppo bancario svizzero è uno dei più solidi al mondo, tuttavia in questi ultimi periodi non è rimasto esente dalle turbolenze che hanno investito il comparto bancario elvetico. Alla borsa di Zurigo,  il titolo azionario Credit Suisse resta sotto i 16 Chf e vale la metà rispetto a tre anni fa. La banca ha riportato deboli risultati trimestrali e tagliato migliaia di posti di lavoro. Per gli analisti, Credit Suisse e’ vittima della performance del settore. Tra i fattori che pesano sul settore bancario, figurano i bassi tassi di interesse in Europa e Giappone. In più Credit Suisse Group dovrà pagare una multa agli USA per la vicenda mutui subprime del 2008. CS ha raggiunto un accordo di patteggiamento con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per chiudere l’indagine sui mutui subprime commercializzati prima della grande crisi finanziaria culminata con il fallimento di Lehman Brothers.

 L’accordo, dal valore totale di 5,3 miliardi di dollari, prevede il pagamento di sanzioni per 2,48 miliardi e risarcimenti a favore della clientela per 2,8 miliardi nell’arco dei prossimi cinque anni.