All’inizio di quest’anno, abbiamo assistito alla diffusione di un fenomeno inconsueto sui mercati finanziari, almeno in queste dimensioni. Gruppi di trader iscritti al forum di Reddit dal nome WallStreetBets hanno preso di mira alcuni titoli molto “shortati” dagli investitori, ovvero sui quali si concentravano aspettative pessimistiche, trasformandoli in cosiddette azioni “meme”. AMC fu la prima grande beneficiaria di questo trend. In borsa, il suo titolo è passato dai 2 dollari di inizio anno ai 34 di queste ultime sedute. Rialzo del 2.680%!

Non è esistita alcuna motivazione valida per giustificare un simile balzo, ma di fatto sono stati riacciuffati i massimi storici pre-Covid di AMC, anzi il titolo a giugno toccò i 62,55 dollari.

Cosa c’entra questo con le obbligazioni? Ve lo spieghiamo subito. AMC è una società che gestisce sale cinema negli USA. Travolta dalle chiusure per la pandemia, chiuse il 2020 con perdite per 4,6 miliardi di dollari, anche se non stava messa benissimo neppure prima. Quando si è scatenato il fenomeno delle azioni meme, ne ha semplicemente approfittato: ha venduto nuove azioni per raccogliere capitali con cui abbattere i debiti e rilanciare gli investimenti.

Così facendo, ha incassato 1,25 miliardi e ha potuto limitare la crescita dell’indebitamento durante il Covid. A beneficiarne sono state anche le sue obbligazioni. Pensate che il bond subordinato con scadenza 15 giugno 2025 e cedola 5,75% (ISIN: US00165AAH14) è esploso da meno di 3 centesimi a cui era collassato lo scorso anno ai circa 77 centesimi di questi giorni. Grosso modo, un guadagno di quasi il 2.600%. Ciononostante, continua ad offrire un rendimento di circa il 15%, di questi tempi a dir poco stellare.

Dalle azioni meme al boom delle obbligazioni AMC

Molto bene sta facendo anche un altro bond, scadenza 15 novembre 2026 e cedola 5,875% (ISIN: US00165CAB00). Da quando è negoziato alla Borsa di Francoforte nel febbraio scorso, è passato da meno di 49 a 68,50 centesimi. In questo caso, il rendimento sfiora il 16%.

Sono livelli altissimi anche per le obbligazioni “spazzatura” in un periodo come questo di tassi a zero. Vero è, però, che AMC continua a chiudere i trimestri in rosso: -244 milioni nel terzo trimestre, pur a fronte di un +71,5% per i ricavi. E va detto che il periodo non ha compreso uscite di film come No Time To Die Spiderman o ancora Matrix. Ci si attende risultati positivi da queste pellicole, per cui finalmente AMC riuscirebbe a tornare in attivo.

Occhio ai bond garantiti della società, i quali sarebbero rimborsati agli obbligazionisti anche nel caso di fallimento. E offrono ancora rendimenti a doppia cifra. Ovviamente, i rischi esistono, inutile negarli. Le azioni meme sono del resto il capitale di società verso le quali la finanza non nutriva grosse speranze fino a pochi mesi fa e sulle quali si sono riversati fiumi di denaro da parte di piccoli trader, spesso giovanissimi, con l’intento di punire Wall Street e le scommesse ribassiste. Insomma, dietro al boom non c’è stata sostanza. Ma almeno AMC ha sfruttato il momento per cercare di rilanciarsi. Possibile che vi riesca.

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