Nuovo green bond di A2A per 500 milioni di euro, atteso un buon tasso d’interesse

La multiutility A2A ha lanciato l'emissione di un nuovo green bond per l'importo di 500 milioni di euro e una cedola di tutto rispetto.

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Green bond A2A

La società multi-utility A2A ha lanciato l’emissione di un nuovo green bond per l’importo di 500 milioni di euro. Si stanno occupando dell’operazione IMI-Intesa Sanpaolo e Santander in qualità di Global Coordinator, mentre fungono da Joint Bookrunner BBVA, BNP Paribas, Credit Agricole, Goldman Sachs, IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Santander e Unicredit. L’obbligazione ha una durata di 4 anni e scadenza fissata per il 15 giugno 2026. E’ denominata in euro e offre una cedola a tasso fisso. Secondo le prime indicazioni, esso sarebbe superiore di 120 punti base al tasso “midswap”. Poiché quest’ultimo si attesta al momento a 1,63%, dovremmo attenderci una cedola in area 2,80%. Niente affatto male. Al netto dell’imposta del 26%, sarebbe un tasso nell’ordine del 2,05-2,10%.

I proventi raccolti con l’emissione di questo green bond puntano a finanziare i 18 miliardi di investimenti “verdi” in dieci anni, di cui 11 destinati alla transizione energetica e 7 all’economia circolare. Questo tipo di obbligazioni, come sappiamo, funziona esattamente come le obbligazioni ordinarie, salvo il fatto che l’emittente s’impegna a utilizzare i proventi per centrare obiettivi di natura ambientale e che devono essere indicati nel prospetto informativo. In realtà, non esiste alcun obbligo formale per tale adempienza, ma il fattore reputazionale gioca spesso a favore del rispetto degli impegni assunti con il mercato.

Green bond A2A, condizioni peggiorate dall’emissione di ottobre

Tornando al green bond a 4 anni, le agenzie di rating assegnano giudizi medi: BBB per S&P e Baa2 per Moody’s. In entrambi i casi, siamo due gradini sopra il livello “speculativo” o “spazzatura”. A2A ha chiuso il 2021 con ricavi per 11,5 miliardi (+69%) e un utile netto di 504 milioni (+38%).

L’indebitamento finanziario netto risultava a fine esercizio di 4,3 miliardi. In borsa, il titolo perde quest’anno il 12%, sostanzialmente in linea con le perdite accusate dal listino principale di Piazza Affari.

Nello scorso ottobre, la multi-utility emise un altro green bond per 500 milioni di euro, ma con scadenza novembre 2033 e cedola di appena l’1%. Da allora, tuttavia, le condizioni monetarie sono drasticamente mutate in peggio per gli emittenti, tant’è che A2A sta per emettere una scadenza di otto anni più corta a un costo quasi triplo rispetto allo scorso autunno. D’altra parte, queste emissioni “verdi” hanno il pregio di incontrare una forte richiesta sul mercato tra i fondi ESG, cioè che abbiano inserito nei rispettivi statuti obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale.

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