Anche il mondo del calcio sbarca sul mercato dei minibond. Si è infatti appena conclusa con successo la campagna del Frosinone Bond sulla piattaforma Tifosy. Il Frosinone è stata infatti la prima società sportiva in Italia ad intraprendere questa operazione fra i tifosi e appassionati di calcio.

L’obbligazione Frosinone Calcio è stata sottoscritta per un controvalore di 1,5 milioni di euro e corrisponde una cedola del 8% per 5 anni. Più precisamente, il bond corrisponde interessi in forma cash 5% e 3% in credito del club, spendibile per l’acquisto di abbonamenti, biglietti singoli o merchandising.

I proventi del bond andranno a finanziare una serie di opere complementari allo stadio Benito Stirpe, come il Frosinone Village, lo store ufficiale della società, un fast food, un centro medico per la diagnostica, una palestra, un punto di ristoro nel settore ospiti, e a riqualificare l’anello intorno allo stadio con docce e spogliatoi. Dopo aver ottenuto in poche settimane l’obiettivo di 1 milione di euro, definito inizialmente, la società ha proseguito il collocamento raggiungendo nelle settimane successive la raccolta massima di 1,5 milioni.

Il presidente Maurizio Stirpe ha voluto esprimere il proprio ringraziamento: “La soddisfazione si mescola all’emozione. Ricordo le parole pronunciate prima della partenza di questo percorso che abbiamo intrapreso con i nostri sostenitori. Dissi che lo Stadio e le tante attività che vi ruoteranno attorno rappresentano un altro passaggio epocale per il Frosinone Calcio: permetteranno di rivalutare un intero territorio, aprire a nuovi scenari, non costringeranno più a restare circoscritti e daranno linfa vitale ad una Società di calcio. Aver intrapreso il percorso con l’emissione di un bond coinvolgendo i tifosi ed essere riusciti a centrare l’obiettivo prefissato ci inorgoglisce. Anche per l’eccellente risposta che abbiamo ottenuto dai nostri sostenitori”. Il valore aggiunto, come più volte ha avuto modo di dire in questi anni il presidente Maurizio Stirpe.

E non sarà finita qui, perché in prospettiva potrebbe esserci un nuovo minibond: “Posso dire che ci saranno altre opere da realizzare, valuteremo di replicare”, ha detto Stirpe, aggiungendo che “la campagna di crowdfunding apre anche una prospettiva di azionariato popolare. Si può pensare a un progetto da imbastire per il futuro, visto anche l’interesse e l’affetto che c’è stato”.