Sono molti ormai i paesi emergenti che hanno compreso che adottare soluzioni sostenibili, passando ad esempio alle fonti di energia rinnovabile, rendono possibile un aumento del tasso di crescita dei propri mercati nel lungo termine. È necessario quindi iniziare a sfatare lo stereotipo che associa le economie meno avanzate agli effetti peggiori della “crescita a tutti i costi”, tra cui fiumi inquinati, pesanti livelli di smog, discariche a cielo aperto, ecc. Ecco sa ne pensa Wolfgang Pinner, Responsabile del Team SRI di Raiffeisen Capital Management.

 

L’esempio cinese

 

In Cina il tema della sostenibilità sta conquistando sempre maggiore importanza. Non molto tempo fa, ad esempio, il primo ministro cinese, Li Keqiang, ha lanciato lo slogan “Makeourskies blue again”, a sottolineare che la protezione ambientale e le tecnologie pulite e a efficienza energetica non sono più un lusso per la Cina. Al contrario: stanno rapidamente divenendo una necessità. Le proteste contro lo smog perenne che attanaglia le città cinesi e gli enormi costi dell’inquinamento per la società e il sistema sanitario nel suo insieme sono solo alcuni fra i fattori cruciali che stanno gradualmente spingendo il Paese verso un’economia più sostenibile. Altrettanto importante per i leader cinesi sono il potenziale dell’innovazione, la creazione di valore aggiunto e le opportunità di esportazione delle tecnologie sostenibili a “prova di futuro”.

 

E gli altri paesi emergenti?

 

La Cina non è sola fra i mercati emergenti ad aver raccolto queste sfide. Al di là dei piani governativi, sono molte le aziende di vari Paesi in via di sviluppo ad aver iniziato a comprendere che prodotti creati in modo sostenibile vantano maggiori potenzialità di esportazione verso le nazioni più sviluppate anche se molti consumatori nei mercati interni sono maggiormente interessati da altre tematiche nel momento in cui decidono i propri acquisti.

 

Tematiche ambientali e non solo

 

I paesi emergenti oggi sono sensibili soprattutto alle tematiche ambientali. Gli immensi costi rappresentati dall’inquinamento, infatti, stanno progressivamente portando a un cambiamento di mentalità. Basti pensare agli effetti del disastro ambientale causato qualche anno fa dalla piattaforma Deep Water Horizon nel Golfo del Messico. Gli investimenti legati ai fattori ambientali rappresentano tuttavia solo una piccola parte dello spettro potenziale degli investimenti sostenibili. Andrebbero allo stesso tempo valutati importanti fattori quali i diritti umani, i diritti del lavoro o ancora una corporate governance responsabile. È quindi preferibile investire in questi mercati attraverso un fondo sostenibile ampiamente diversificato in termini di settori e aree geografiche, ma anche in termini di tematiche ESG, non limitandosi ai temi ambientali.

 

Quattro esempi virtuosi nei mercati emergenti

 

– BYD è un’impresa cinese, che si è sviluppata da semplice produttore di batterie al più grande player nel settore delle auto elettriche. In Cina ci sono finanziamenti considerevoli per le auto elettriche e non prevediamo cambiamenti in futuro, giacché l’inquinamento dell’atmosfera rimarrà una grande sfida per il Paese. BYD ha venduto più di 100.000 auto elettriche nel 2016, il governo cinese stima una crescita notevole in questo settore da qui al 2020, quando il numero delle auto elettriche dovrebbe raggiungere i cinque milioni di esemplari.

– Natura Cosméticos SA è un’impresa brasiliana nel settore della cosmetica e del profumo. Per questa azienda la sostenibilità rappresenta un tema importante da tanti anni, tanto che già da tempo adotta provvedimenti che includono la gestione sostenibile dei rifiuti e l’abbandono degli esperimenti sugli animali. Natura Cosméticos ha inoltre creato una “2050 sustainabilityvision” per lo sviluppo sostenibile aziendale a lungo termine.

– HCL Technologies è un’impresa indiana attiva principalmente nel settore dei servizi IT che implementa una strategia per la riduzione della propria impronta ecologica. Per quanto riguarda la gestione delle risorse umane inoltre, i dipendenti di HCL Technologies possono usufruire di un orario di lavoro flessibile.

– SK Hynix, azienda attiva in Corea del Sud, è il secondo produttore globale per grandezza nel settore dei semiconduttori. In termini di sostenibilità SK Hynix ha adottato provvedimenti che si concentrano sui temi dell’efficienza energetica, del consumo idrico e del consumo di energia. L’azienda sud coreana è inoltre un membro dell’associazione EICC (Electronic IndustryCitizenshipCoalition) per la responsabilità ambientale.