Non è un buon momento per i cosiddetti bond “spazzatura”, vale a dire le obbligazioni ad alto rendimento e note formalmente come “non investment grade”. In queste primissime sedute del nuovo anno, i rendimenti sono complessivamente in risalita per tutte le categorie dei titoli, compresi quelli con rating alti. Un trend atteso dopo il boom dei prezzi tra ottobre e dicembre, che forse si era spinto un po’ oltre nello scontare un taglio dei tassi di interesse non solo immediato, bensì anche marcato.

Spread e rendimenti in ripresa

Il Bloomberg High Yield Bond ETF è sceso a 93,78 centesimi dai massimi recenti di 95,40 centesimi toccati il 27 dicembre scorso. Un piccolo ripiegamento, che capta un peggioramento relativamente più forte per i bond spazzatura. Da notare, comunque, che nei due mesi precedenti questo Etf segnava un balzo dell’8,50%, in ogni caso restando ben sotto i massimi di 110 del 2021, a loro volta lontani dai massimi assoluti del 2014 a 125.

In termini di rendimento medio, i bond spazzatura denominati in dollari negli Stati Uniti sono risaliti in poche sedute dal 7,27% al 7,80%. Ma erano arrivati al 9,45% in ottobre. Nello stesso frangente, i bond con rating BBB vedevano scendere il loro rendimento medio dal 6,72% al 5,31%, mentre nelle ultime sedute questo si è portato al 5,51%. Da questi dati, otteniamo quanto segue: lo spread tra bond spazzatura e bond BBB è risalito in appena una settimana da 196 a 229 punti, pur restando sotto i 273 raggiunti ad ottobre.

Bond spazzatura premiati con calo rendimenti

Cosa segnala questo trend? In un contesto di calo dei rendimenti, i bond spazzatura risultano relativamente premiati. In effetti, quando le condizioni monetarie sono attese più espansive, a beneficiarne di più sono le società emittenti con rating “non investment grade”, cioè esposte maggiormente al rischio di credito. Le nubi sopra di esse si diradano e il rischio percepito dal mercato si abbassa.

Gli spread si restringono di conseguenza. Viceversa, quando i rendimenti tornano a salire.

Se vogliamo, i bond spazzatura sono un buon indicatore del grado di ottimismo o pessimismo sullo stato di salute di un’economia. In una situazione di crescita e con tassi attesi in calo, anche le aziende sotto stress finanziario tendono a restare a galla. Le cose peggiorano per loro quando le condizioni macro si deteriorano e/o i tassi aumentano. Quando i rendimenti dei bond spazzatura toccarono i minimi storici nell’estate del 2021, lo spread medio con i bond BBB si contrasse fino a 155 punti. Al momento, siamo a tre quarti di punto percentuale in più. E prima della crisi finanziaria del 2007, era sceso fino a circa 120 punti, un livello più che dimezzato rispetto ad oggi.

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