I green bond, come del resto si intuisce subito dalla denominazione, sono obbligazioni destinate a finanziare progetti legati alla difesa dell’ambiente. La Sgr del gruppo Intesa Sanpaolo, Eurizon Capital, ha lanciato il primo fondo in Italia specializzato appunto in green bond. Per Intesa Sanpaolo si tratta di un nuovo primato. Proprio la banca guidata da Messina, infatti, era stata la prima in Italia ad emettere una obbligazione “green” nel giugno 2017. A distanza di un anno, e a conferma del successo di quella operazione, è ora la volta della sgr Eurizon Capital.

 Eurizon Fund – Absolute Green Bonds è un comparto che seleziona titoli obbligazionari, principalmente investment grade, utilizzando i criteri definiti dai GBP (Green Bonds Principles) al fine di sostenere la crescita di investimenti con tematiche ambientali.

Ma quali sono le prospettive dei green bond? Secondo un recente studio nonostante le dimensioni del mercato (quasi 315,4 miliardi di Usd alla fine del 2017) rimangano limitate rispetto ai mercati mondiali del reddito fisso, il numero di green bond è in aumento, fatto che evidenzia l’interesse degli investitori, soprattutto istituzionali, per questa classe di attivi. Ophélie Mortier, Responsabile degli Investimenti Responsabili di Degroof Petercam AM, le obbligazioni green soddisfano una serie di richieste specifiche: da un lato, i criteri di ammissibilità dei progetti che saranno finanziati dall’emissione, dall’altro, la relazione sullo stato di avanzamento degli stessi. I Green Bond Principles, adottati nel 2014, mirano a fornire un quadro chiaro e completo sulle obbligazioni green, contribuendo alla loro crescita. Inoltre, anche l’High-Level Expert Group sulla finanza sostenibile, nominato alla Commissione europea per analizzare temi di finanza responsabile, dovrebbe istituire un quadro di riferimento per le tematiche green.

Al 31 ottobre 2017, prosegue l’analista, il totale delle emissioni di quell’anno superava i 100 miliardi di USD, leggermente superiore ai 93 miliardi di USD raggiunti nel 2016. Si tratta del quinto anno da record consecutivo di emissione sul mercato.

Si stima che nel 2018 saranno emessi 110-135 miliardi di USD. Sebbene il mercato sia stato a lungo dominato dalla Banca Mondiale, che ha agito come un emittente quasi monopolistico, dal 2013 lo scenario di mercato si è maggiormente diversificato in termini di emittenti privati, industrie e scadenze. Gli Stati sono sempre più interessati a questo tipo di tematiche. Di fatto, la Polonia è stato il primo paese ad emettere un titolo di Stato green. La Francia si è mossa poi rapidamente in questa direzione e il suo bond a 22 anni ha riscosso un grande successo, avendo raccolto un totale di 7 miliardi di euro. Infine, grazie alla presidenza ricoperta durante la recente edizione della COP 23 (il vertice sul cambiamento climatico), anche le isole Figi hanno proposto un’emissione obbligazionaria di green bond di quasi 50 miliardi di USD, diventando il primo paese emergente ad emettere un’obbligazione di questo tipo.