E’ arrivato sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana, segmento EuroMoT, il nuovo bond emesso da Goldman Sachs per l’importo di 80 milioni di euro. Gli obbligazionisti possono acquistarlo dalla giornata di ieri per un lotto minimo di 1.000 euro. L’investimento è alla portata di tutte le tasche. Si tratta di un’obbligazione “callable” con scadenza 24 aprile 2033 (ISIN: XS2552849676). L’emittente stacca annualmente cedole crescenti o cosiddette “step up”. A partire dalla data del primo pagamento, fissata per il 24 aprile del 2024, si riserva a ogni stacco della cedola di rimborsare il titolo al suo valore nominale in anticipo rispetto alla scadenza fissata.

Goldman Sachs espressamente scrive sul suo sito che il rimborso anticipato è un’eventualità nel caso in cui la banca d’affari americana riesca a rifinanziarsi sui mercati a tassi inferiori a quelli che dovrebbe corrispondere agli obbligazionisti continuando a tenere in vita il bond. Per l’esattezza, ecco il valore delle cedole lorde annuali nel decennio fino alla scadenza:

  • 4,25% per gli anni 1 e 2;
  • 4,65% per gli anni 3 e 4;
  • 5,05% per gli anni 5 e 6;
  • 5,45% per gli anni 7 e 8;
  • 5,85% per gli anni 9 e 10.

Bond Goldman Sachs, rischio reinvestimento

Consideriamo lo scenario di un mancato rimborso anticipato. Il capitale investito nel bond Goldman Sachs sarebbe restituito in data 24 aprile 2033. Da qui ad allora, l’obbligazionista avrà incassato cedole lorde per un valore complessivo pari al 50,5% del capitale nominale. Su base annua, la cedola media lorda sarebbe del 5,05%. Al netto dell’imposizione fiscale del 26%, scenderebbe a circa il 3,74%. Si tratta di un tasso sostanzialmente uguale al rendimento netto del BTp a 10 anni in questi giorni.

Il rendimento del bond Goldman Sachs dipenderà anche dalla quotazione a cui avverrebbe l’investimento. Se sopra la pari (>100), il rendimento risulterà inferiore a quello indicato dalle cedole. Se sotto la pari (<100), il rendimento risulterà superiore a quello indicato dalle cedole.

E’ evidente, comunque, che l’obbligazionista si assume diversi rischi acquistando il titolo. Quello di credito è teoricamente molto basso, dati i rating medio-alti assegnati all’emittente dalle principali agenzie internazionali: BBB+ per S&P, A per Fitch e A2 per Moody’s.

C’è il rischio di reinvestimento, che nello specifico è legato alla possibilità che il bond Goldman Sachs sia rimborsato prima della scadenza. In quel caso, è molto probabile che l’investitore non riesca a investire il capitale ottenuto agli stessi tassi offerti dall’obbligazione rimborsata. E dato lo scarno importo emesso, dobbiamo tenere conto anche del rischio di liquidità. Non è certo, infatti, che si formi un mercato secondario per gli scambi. Sarebbe complicato eventualmente disinvestire ai prezzi teorici di mercato con prontezza.

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