Fincantieri lancia il suo primo bond della storia. L’azienda cantieristica navale italiana più importante d’Europa, controllata dallo Stato, è riuscita a rastrellare 300 milioni di euro presso investitori istituzionali spuntando una tasso d’interesse molto interessante. La guidance iniziale era infatti prevista per un rendimento compreso fra il 4,25% e il 4,50% per una lunghezza del prestito pari a cinque anni, ma poi il mercato ha confermato un interesse molto vivace e il tasso è sceso sorprendentemente sotto il 4%. Gli investitori, hanno fiutato un premio rispetto all’offerta iniziale, oltre al fatto che la società è controllata dallo Stato e ha un giro d’affari annuale da 4 miliardi di euro – dice un delaer – e le banche collocatrici (Banca IMI, BNP Paribas, Credit Suisse, Deutsche Bank, HSBC, JP Morgan, Mediobanca e UniCredit) hanno avuto gioco facile a collocare la prima emissione di Fincantieri vedendosi arrivare da ogni angolo d’Europa richieste quasi sette volte superiori all’ammontare offerto.

Il 36% delle prenotazioni è giunto dall’Italia, il 18% da dal Regno Unito e il 46% da altri paesi europei.

 

Obbligazioni Fincantieri 3,75% 2018 in dettaglio

 

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Il bond di Fincantieri è di tipo senior unsecured ed è stato prezzato a 99,442 a fronte di richieste che hanno superato i 2 miliardi di euro da parte di circa 250 investitori istituzionali. La size collocata sul mercato è di 300 milioni e il bond sarà presto quotato alla borsa del Lussemburgo (Isin XS0995042859), negoziabile per tagli minimi da 100.000 mila euro, più multipli aggiuntivi di 1.000. Il prestito – si legge in una nota – è finalizzato ad assicurare all’azienda quella flessibilità finanziaria per continuare il suo sviluppo e per completare i progetti di crescita già avviati. A fronte di una cedola fissa annuale del 3,75% che verrà staccata il 19 novembre di ogni anno, il rendimento effettivo lordo delle obbligazioni Fincantieri è del 3,76% considerando che i primi scambi sul mercato non regolamentato Otc forniscono un’indicazione di prezzo intorno a 99,95, in rialzo rispetto al prezzo di collocamento.

Il nuovo bond di Fincantieri – secondo un analista di Unicredit – è destinato ad allinearsi ai rendimenti offerti dai titoli di stato essendo un’azienda pubblica controllata dal Cassa Depositi e Prestiti. Rispetto al BTP 3,50% Dicembre 2018 che vale 103,57 e rende  il 2,73%, c’è ancora quasi un punto di differenza da colmare, tenuto conto che la diversa tassazione degli interessi in maturazione (12,50% per il BTP e 20% per Fincantieri) rappresenterà il gap fra il titolo di stato e il corporate “statale” normalmente scontato a parità di rischio. Pur non avendo rating – prosegue l’analista –  Fincantieri è una società che potrebbe benissimo godere di un merito creditizio simile a quello di Poste Italiane o comunque di società “investment grade”. Vale anche la pena ricordare che Fincantieri sta studiando la possibilità di sbarcare in borsa nel 2014 riprendendo il vecchio progetto di quotazione abbandonato nel 2008-2009 allorquando scoppiò la crisi economica.

 

Fincantieri aumenta il giro d’affari nel 2013 supera i 10 miliardi di euro di ordinativi

 

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Fincantieri, nata dall’IRI come società finanziaria di stato per la cantieristica sul modello della Finmare, finanziaria per la flotta mercantile, (attraverso cui lo stato assumeva il controllo di quasi tutti i grandi gruppi cantieristici dell’epoca CRDA, OTO e Ansaldo), è stata fondata il 29 dicembre 1959. Grazie alle numerose acquisizioni operate nel tempo, oggi Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici navali d’Europa e del mondo. Il successo del collocamento del bond da 300 milioni dimostra, nei fatti, la solidità del gruppo italiano, come meglio espresso dalle parole dall’Ad Giuseppe Bono: il grande successo che ha avuto questa operazione dimostra come il mercato abbia saputo apprezzare le nostre caratteristiche distintive e l’impegno che ci ha permesso di diventare il campione occidentale della cantieristica. A livello di conti, Fincantieri nel primo trimestre 2013 ha evidenziato un risultato operativo netto (Ebit) pari a 101 milioni di euro, rispetto ai 34 dello stesso periodo 2012, Ebitda per 137 milioni (68 milioni al 30 giugno 2012) e ricavi per 1.934 milioni (1.233 al 30 giugno 2012).

Al 30 giugno il Gruppo Fincantieri poteva contare su un portafoglio ordini pari a 10.889 milioni di euro, di cui sono stati acquisiti ordini per 1.843 milioni, in particolare con il gruppo Carnival per due navi da crociera. Nel mercato offshore la controllata Vard ha acquisito sei nuovi contratti per unità di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale. [fumettoforumright]Nel mercato navale militare, invece, la controllata statunitense Fincantieri Marine Group ha acquisito l’ordine per altre due unità Lcs (Litoral Combat Ship) per la US Navy oltre a quattro piccoli pattugliatori per la US Coast Guard. Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo che in oltre 200 anni di storia della marineria ha costruito oltre 7.000 navi. È leader mondiale nella costruzione di navi da crociera ed è un operatore di riferimento in altri settori, dalle navi militari ai cruise-ferry, dai mega-yacht alle navi speciali ad alto valore aggiunto, alle riparazioni e trasformazioni navali e offshore.