La scorsa settimana, BNP Paribas ha annunciato l’emissione di due nuove obbligazioni a tasso misto con scadenza rispettivamente a 3 e 5 anni. L’istituto francese, tra i più grandi d’Europa, ha precisato che questa è stata la terza emissione dell’anno, confermando la volontà di puntare su questo strumento per consentire al mercato di approfittare del forte rialzo dei tassi d’interesse di questi mesi. Il taglio minimo è stato fissato in 1.000 euro, ragione per cui i titoli risultano essere alla portata di tutte le tasche e certamente aperti agli investitori individuali.

Entrambe le tranche sono negoziabili sul segmento MoT di Borsa Italiana.

Obbligazioni a tasso misto, ecco le due tranche

Dicevamo, due le nuove obbligazioni BNP Paribas. C’è una prima tranche più corte con scadenza 13 ottobre 2025 (ISIN: XS2436031533), cioè triennale. Stacca cedola fissa lorda del 3,5% per il primo anno. Successivamente, la cedola è corrisposta su base trimestrale e pari all’Euribor a 3 mesi, ma entro un range minimo del 2% e massimo del 4% annuo lordo. Ieri, la quotazione si attestava esattamente a 100. Tenuto conto dell’attuale valore dell’Euribor a 3 mesi di 1,40%, se questo restasse invariato fino alla scadenza, le obbligazioni a tasso misto di BNP Paribas offrirebbero un rendimento alla scadenza oggi in area 2,10%.

E passiamo alle obbligazioni a tasso misto a 5 anni. Scadenza 13 ottobre 2027 (ISIN: XS2436031616) e cedola fissa lorda annuale del 4,5% per il primo anno. Successivamente, la cedola diventa variabile e pari all’Euribor a 3 mesi, ma potrà oscillare da un range minimo del 2% a uno massimo del 4,5% annuo lordo. Sempre stando agli attuali tassi di mercato e immaginando che restino invariati fino alla scadenza, il rendimento lordo oggi sarebbe di circa il 2%. La scorsa settimana, questo titolo chiudeva sotto la pari.

Scommessa sui tassi Euribor

Com’è possibile che la scadenza più lunga offra meno di quella più corta? In realtà, incide il peso dell’Euribor a 3 mesi attuale sulla vita delle obbligazioni a tasso misto.

Nel caso della tranche triennale, esso insiste per i due terzi del periodo, nella tranche quinquennale, per i quattro quinti. E in entrambi i casi, esso abbassa il rendimento complessivo, dato che la cedola fissa risulta nettamente superiore all’attuale valore dell’Euribor.

Chiaramente, se scommettiamo che i tassi d’interesse saliranno nei prossimi mesi e anni per via della stretta monetaria della BCE, le obbligazioni BNP Paribas possono sembrarci finanche appetibili. Di certo c’è che il rischio di credito sia relativamente basso (CET1 al 12,2% al 30 giugno scorso) e i giudizi delle agenzie di rating sono alti: A+ per S&P, AA- per Fitch e Aa3 per Moody’s. Qui l’unico serio rischio per l’obbligazionista consiste nello sbagliare scommessa sull’andamento futuro dei tassi.

Tanto per farvi capire: attualmente il BTp a 3 anni lo compriamo a un rendimento del 3,35% e il BTp a 5 anni al 3,80%. Senza un aumento dell’Euribor a 3 mesi, percepiremmo rendimenti nettamente maggiori per entrambe le obbligazioni a tasso misto. Peraltro, a fronte di una tassazione del 26% e non del 12,50% gravante sui titoli di stato. Insomma, avremmo fatto meglio a investire sul nostro debito sovrano.

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