La Banca Centrale Europea (BCE) non ha alzato i tassi di interesse questo mese, andando in pausa per la prima volta dal luglio dello scorso anno. C’è il serio rischio che il PIL nell’Eurozona segni una variazione negativa nell’ultimo trimestre e che forse lo abbia già fatto durante il terzo. Lo spettro della recessione avanza e questo potrebbe essere il momento ideale per ridare attenzioni ai BTp Matusalemme. Sono così definitivi i titoli di stato italiani a lunga scadenza.

Il termine fu coniato con particolare riferimento al BTp 2067, il primo ad essere stato emesso dal Tesoro con durata residua di 50 anni. Di recente ne è stato emesso un altro con scadenza nel 2072. Grosso modo, anche i bond a 30 anni possono considerarsi dei Matusa.

Bond lunga scadenza scommessa sui tassi

Qual è la loro caratteristica? Hanno scadenze molto lontane nel tempo. Difficile che li si acquisti per attendere il rimborso. Più che altro i BTp Matusalemme rappresentano una scommessa sul futuro andamento dei tassi. Avendo una “duration” elevata, è sufficiente una piccola variazione del rendimento per dare vita a grossi mutamenti (inverse) nelle quotazioni. Ad esempio, il BTp 2067 si è dimezzato di valore rispetto ai massimi storici toccati nel dicembre del 2020. Nello stesso periodo, il rendimento è salito da 1,70% al 5,10%.

Attualmente, il primo BTp Matusalemme con cedola 2,80% esibisce una quotazione intorno ai 60 centesimi, praticamente ai minimi storici. Il suo successore, che stacca cedola del 2,15%, si compra sul mercato a soli 50 centesimi. Anche in questo caso, siamo ai minimi storici. Il BTp 2053 con cedola 4,50% è sceso sotto 90 centesimi e offre un rendimento lordo superiore al 5,30%. I rendimenti sembrano complessivamente essere saliti ai massimi. Esistono margini di ulteriore crescita nel caso in cui gli spread si ampliassero – c’è l’aggiornamento del rating Moody’s in agguato – e se la BCE restasse restrittiva a lungo.

Margini di forte recupero per BTp Matusalemme

Tuttavia, il mercato ha iniziato a scontare un primo taglio dei tassi entro giugno e alla fine del 2024 scenderebbero dell’1% rispetto ad oggi.

Più lo scenario di crisi dell’economia si concretizzasse, più veloce la discesa dei rendimenti. Per i BTp Matusalemme sarebbe un grosso tonificante. I guadagni potrebbero essere in doppia cifra già nel medio termine. Male che andasse, le cedole nette effettive risulterebbero comunque alte: sopra il 4% per il BTp 2067, al 3,75% per il BTp 2072 e al 4,40% per il BTp 2053. Solo per limitarci ai principali bond a lunga scadenza.

Le cedole nette effettive sono date dal rapporto tra il tasso cedolare annuo e la quotazione del titolo, al netto dell’imposta. Viaggiando intorno al 4% o sopra di esso, sarebbero in grado negli anni di difendere il potere di acquisto. Infatti, l’inflazione italiana attesa nel medio-lungo termine risulta essere considerevolmente inferiore. Dunque, i BTp Matusalemme avrebbero toccato i minimi di prezzo e i massimi di rendimento. I segnali negativi che arrivano dall’economia vanno nel senso di accrescere i primi e ridurre i secondi.

[email protected]