Il Ministero di economia e finanze ha reso noto il tasso semestrale della penultima cedola in pagamento per il BTp Italia aprile 2024 (ISIN: IT0005174906) nella giornata di domani 11 ottobre. Essa sarà pari allo 0,592%. Si arriva a questo dato a seguito della rivalutazione del capitale per lo 0,391% e dell’indicizzazione della cedola per lo 0,201%. Infatti, l’indice FOI di riferimento per l’11 aprile 2023 è 118,36667 e il suo valore al termine del semestre risulta salito a 118,82903.

Bilancio da emissione ad oggi

Si tratta certamente di un tasso molto inferiore a quello pagato in aprile, il quale fu del 5,34%.

Una cedola così bassa non si vedeva dall’aprile del 2021. In totale, sin dall’emissione di sette anni e mezzo fa il BTp Italia aprile 2024 ha staccato cedole per un ammontare di circa il 20,95%. In media, il rendimento lordo annuo dell’obbligazione è stato di quasi il 2,80%. Considerato che oggi un BTp a 8 anni (questa fu la durata iniziale del bond indicizzato) viaggia intorno al 4,60% di rendimento, può sembrare molto poco. Tuttavia, pensate anche che nell’aprile del 2016 questa scadenza con cedola fissa offriva meno dell’1%.

Nel frattempo, l’inflazione cumulata ha sfiorato il 20%. Questo significherebbe che il BTp Italia aprile 2024 ha coperto a stento l’inflazione. In realtà, sottraendo l’imposizione fiscale, l’obbligazionista avrebbe maturato un rendimento netto reale negativo. Allo stato attuale, poi, il bond si acquista sul mercato secondario a 99 centesimi e offre un rendimento lordo annuale del 2,20%. Non è per nulla poco, data la durata residua di soli sei mesi. Tuttavia, si consideri che il BoT semestrale rende ormai il 4%. E ciò ci fornisce un’indicazione sull’inflazione italiana cumulata da qui ad aprile, che varrebbe quasi il 2%.

BTp Italia aprile 2024 meno generoso di sei mesi fa

In buona sostanza, nel breve periodo i prezzi al consumo in Italia non subirebbero alcuna accelerazione o decelerazione rispetto ai mesi passati.

Ricordiamo che il BTp Italia aprile 2024 offre una cedola reale annuale dello 0,40% (0,20% semestrale). Questo genere di titoli ha perso appeal ultimamente dopo avere suscitato il forte interesse del mercato per via delle cedole generosissime staccate tra fine 2021 e fino agli inizi di quest’anno. Il rallentamento dell’inflazione sta contenendo il tasso di rivalutazione semestrale.

[email protected]